«Noi, futuro del calcio in centro storico»

VENEZIA. Il Laguna Venezia è nato dalla fusione tra Muranese, Pool Venezia Alvisiana e Serenissima Vigna Calcio con l'intento di costruire una società in grado di rappresentare il centro storico di Venezia, ponendosi ai vertici del calcio dilettantistico regionale con la prima squadra che ora è in Promozione. La società è da diversi anni una scuola calcio qualificata composta di trecentoventi tesserati, ventidue allenatori ed una ventina tra collaboratori e dirigenti. «Veniamo da una annata esaltante» spiega Luca Zane, vice presidente, «tra le mille difficoltà, i nostri giovani atleti si sono distinti nei vari campionati e tornei. Il prossimo anno cambieremo la nostra denominazione sociale in un nome da definire e colori in neroverde. I nostri obiettivi sono quelli di far divertire i nostri ragazzi coinvolgendoli ed educandoli con la passione del calcio» conclude Zane «e vorrei fare un appello a tutti gli imprenditori di Venezia perché noi cerchiamo qualcuno che ci aiuti economicamente».
«Abbiamo ottenuto ottimi risultati su tutte le categorie» dice Alessandro Faè, responsabile del settore giovanile, «gli allievi regionali sono arrivati primi in campionato, e hanno vinto il prestigiosissimo torneo “Ceschel”. I giovanissimi regionali si sono piazzati al terzo posto in campionato ed hanno vinto il torneo “Anoè Camillo” di Maerne. I giovanissimi provinciali hanno trionfato al torneo di “Bucaneve” di Tonezza. Mentre gli esordienti 2002 hanno vinto il loro campionato e sono arrivati in finale provinciale a Fossò».
«Abbiamo raggiunto tutti gli obiettivi preposti ad inizio stagione» conclude Dino Zanella, direttore sportivo della scuola calcio «sono soddisfatto per i risultati ottenuti, dai piccoli amici agli esordienti abbiamo vinto numerosi tornei e campionati. Il Laguna Venezia è sempre stato presente su ogni manifestazione organizzata dalla Figc in qualsiasi categoria. Nella prossima stagione sportiva noi partiremo con ancor più carica, sperando di avere ancora più collaborazione da parte dei veneziani» .
Matteo Settimo
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