Musile in coro: «Manuel in Brasile»

Calcio. Dalla gioia per il ritorno alla paura per l’infortunio: un intero paese sogna la conferma in azzurro di Pasqual
Defender of Italy, Manuel Pasqual, injured during the FIFA World Cup 2014 qualification match Italy vs Czech Republic at Juventus Stadium in Turin, Italy, 10 September 2013. ANSA/DI MARCO.
Defender of Italy, Manuel Pasqual, injured during the FIFA World Cup 2014 qualification match Italy vs Czech Republic at Juventus Stadium in Turin, Italy, 10 September 2013. ANSA/DI MARCO.

MUSILE DI PIAVE. «Forza Manuel, adesso ti vogliamo ai Mondiali in Brasile». Il giorno dopo la sfida tra Italia e Repubblica Ceca, a Musile riesplode la «Pasqual mania». Dalla gioia per il ritorno in azzurro alla paura per l’infortunio nel finale. In riva al Piave, nel suo paese, tutta la comunità si stringe attorno al capitano della Fiorentina che, tornato in Nazionale dopo sette anni, ha debuttato da titolare. Martedì sera a Musile non c’era bar in cui il televisore non fosse sintonizzato sulla partita. Alla fine anche attimi di apprensione per la gomitata di Kozak che è costata a Pasqual sette punti di sutura e una tac in ospedale. Ieri il capitano viola è rimasto a Firenze per un po’ di relax con la moglie Mirca e i figli. Ha scelto twitter per ringraziare i sanitari della Nazionale e dell’ospedale torinese, concedendosi una battuta: «Grazie a tutti dei messaggi. Tutto ok! Sarà un ricordo indelebile…7 punti».

A raccontare le emozioni della serata azzurra sono papà Loris e gli amici, che hanno organizzato una macchinata per Torino. «Alla vigilia dicevano che Manuel non avrebbe giocato, ma siamo andati lo stesso a Torino. Quando ho visto la formazione sul maxi schermo e il numero 15 di Manuel non sapevo più cosa dire», racconta Loris Pasqual «per la prima volta ho visto una partita senza dire una parola. Vedere tuo figlio al centro del campo cantare l’inno di Mameli con addosso la maglia della Nazionale è una emozione indimenticabile. E poi ho visto una bella partita. Era la prima volta che Manuel partiva da titolare in azzurro e ha dimostrato le sue qualità, sia di calciatore che di uomo». L’unico neo della serata è stato l’infortunio. «Quello è stato un momento di grande paura» confessa Loris Pasqual, «anche perché allo stadio si vede meno che in televisione e io avevo visto solo la mano sanguinante». Durante la partita papà Pasqual ha ricevuto almeno una cinquantina di sms di amici di Musile e anche ieri i complimenti sono stati tantissimi. «Per me che sono un musilense doc, vedere in Nazionale un ragazzo che rappresenta il tuo paese e che hai visto fin da piccolo all’oratorio è un motivo di orgoglio», aggiunge l’amico Angelo Striuli, «ero presente sette anni fa quando Manuel fece l’esordio lampo a Firenze con l’Italia di Lippi, non potevo certo mancare martedì sera». E ora tutta Musile lancia un messaggio al c.t Prandelli. «Non dovrei dirlo perché sono di parte, ma martedì sera ho avuto l’ennesima conferma che Manuel merita i Mondiali», conclude Loris.

Giovanni Monforte

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