MotoGp, si corre tra lutto e polemiche

Cambiano due curve dopo la tragedia di Salom, a Lorenzo e Rossi non va bene
epa05345252 Motorcycle fairing of Italian MotoGP rider Valentino Rossi of the Yamaha team with the number 39, 'The Mexican', in memory of Spanish rider Luis Salom during the last training session of the Motorcycling Grand Prix of Catalunya at Catalunya circuit in Montmelo, near Barcelona, northeastern Spain, 04 June 2016. 25-year-old Luis Salom has tragically lost his life after an accident in the training session for the Motorcycling Grand Prix of Catalunya. EPA/Andreu Dalmau
epa05345252 Motorcycle fairing of Italian MotoGP rider Valentino Rossi of the Yamaha team with the number 39, 'The Mexican', in memory of Spanish rider Luis Salom during the last training session of the Motorcycling Grand Prix of Catalunya at Catalunya circuit in Montmelo, near Barcelona, northeastern Spain, 04 June 2016. 25-year-old Luis Salom has tragically lost his life after an accident in the training session for the Motorcycling Grand Prix of Catalunya. EPA/Andreu Dalmau

Lutto e polemiche. È stata la giornata del dolore al Montmelò, del lutto trattenuto, visto che si è deciso di non spegnere i motori, all'indomani della tragica morte nelle prove libere del collega della Moto2 Luis Salom. Il pensiero per il giovane scomparso era negli occhi dei piloti, nella iniziale prudenza nell'affrontare il nuovo tracciato, ma proprio le modifiche apportate alla pista per renderla più sicura hanno riacceso la rivalità sportiva tra i protagonisti della MotoGp, provocando la reazione dei due portacolori della Yamaha, Jorge Lorenzo e Valentino Rossi. Il mezzo secondo di vantaggio che ha garantito la pole a Marc Marquez con la Honda non è andato giù nel al campione in carica, secondo in griglia, e nemmeno all'italiano, che partirà dalla seconda fila con il quinto tempo.

«La cosa importante è quello che è avvenuto ieri, tutto il resto è secondario», ha detto Lorenzo, maiorchino come Salom, «Con Luis avevo un rapporto stretto, da piccoli ci allenavamo assieme. Adesso Luis non c'è più, possiamo solo stare vicino alla famiglia e domani dedicargli un podio o magari la vittoria».

Un risultato che, a suo dire, non sarà facile: «La safety commission, insieme solo con alcuni piloti, ha fatto cambiare due curve. Le Honda ne hanno tratto vantaggio. Io credo che la curva dell'incidente, la 12, andava cambiata prima mettendoci tanta ghiaia, mentre la 9 non andava toccata». Anche Rossi ha puntato il dito contro le modifiche: «Credo che Salom abbia avuto un problema tecnico, la sua non è stata una caduta normale. La curva 12 era comunque un punto pericoloso, come si è visto negli anni scorsi con Antonelli, e l'intervento andava fatto. Sulla curva 9 invece non c'erano pericoli e chi ha fatto cambiare il tracciato ne ha tratto giovamento», ha affermato ancora Rossi, «Però qundo succedono queste cose diventa tutto relativo. Conoscevo poco Salom, era un giovane molto simpatico, oggi è stata molto dura».

Le Honda sembrano quindi favorite per la gara, visto che le curve lente non sono adatte alle Yamaha, ma bisognerà tener conto anche della Ducati di Hector Barbera, che scatterà dal quarto posto, e della Suzuki di Vinales, sesto.

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