Montalto con il coltello tra i denti: «Ora mi riscatto»

Presentato il nuovo attaccante del Venezia, prelevato dalla Cremonese: oggi decollerà con i nuovi compagni per Trapani

MESTRE. Scherzi del destino o del calendario. Sabato, Adriano Montalto era in panchina al Penzo indossando la maglia della Cremonese, mercoledì è diventato ufficialmente un giocatore del Venezia e la prima trasferta è ad un passo da casa, a Trapani, lui che è siciliano di Erice. Scherzo del destino è anche il numero 9 non scelto da nessuno finora nel Venezia, che Montalto ha subito “preso”, anche se nelle ultime stagioni ha sempre indossato il 32, occupato da Pietro Ceccaroni. «È laboriosa, ma alla fine siamo riusciti a portare Montalto al Venezia», ha esordito il direttore sportivo Fabio Lupo, «crediamo sia il giocatore giusto per completare il nostro organico. Montalto porta con sé esperienza, abitudine a giocare in Serie B».

"Il direttore Fabio Lupo mi ha spiegato il progetto», ha esordito Adriano Montalto, «c’è un allenatore molto bravo. Alla fine ho deciso di accettare questa nuova esperienza perché il Venezia ha un progetto molto ambizioso». Sabato, Montalto ha seguito dalla panchina alla partita del Venezia contro la Cremonese. «Ho visto una squadra molto offensiva, che ha ottime idee di gioco, punta a tenere a lungo il possesso del pallone e sa creare tante occasioni da rete. La Cremonese è una squadra che punta alla Serie A, sabato ha subito a lungo il gioco del Venezia, poi ha giocatori di qualità che hanno risolto la partita a suo favore sfruttando due palle inattive con Mogos e Castagnetti».

Oggi Montalto salirà sul volo che lo riporterà nella “sua” Sicilia. «Non c’era trasferta migliore per iniziare questa nuova esperienza, però avrei dato il massimo per questa nuova maglia anche se fossimo andati da un’altra parte. Non ho saltato nemmeno un allenamento, da inizio stagione, anche se arrivavo da un grave infortunio, mi sento bene. Ho voglia di giocare, di rimettermi in gioco». Un anno fa, a Cremona era arrivato sulla spinta dei 20 gol realizzati con la Ternana, ma già alla prima giornata ha dovuto far fronte con la sfortuna. «Mi sono rotto il malleolo dopo una ventina di minuti, ho praticamente perso 7 mesi, alla fine sono tornato in campo e speravo di andare ai playoff». Dieci anni fa con il Lecco il primo contatto contro il Venezia e una litigata a fine partita con Stefano Cuoghi, allora allenatore arancioneroverde. «Situazioni che capitano, poi lui è stato il mio tecnico a Grosseto, abbiamo un buon rapporto».

Montalto ha grandi motivazioni. «Ho 31 anni, sono nel pieno della maturità, ho voglia di riscatto, voglio rimettermi in gioco: il mio sogno è giocare in Serie A prima di smettere, almeno una partita». —

Michele Contessa

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