Mestre all’asciutto Un brutto stop a San Vendemiano

SAN VENDEMIANO. No score, no party, figuriamoci se poi la difesa concede praterie dentro il verniciato. Il B.C. Mestre continua a litigare con il canestro, troppo se di fronte hai una squadra che se gli dai un paio di vantaggi ti castiga. Due anni fa a San Vendemiano i tifosi di Mestre solo dopo un lungo accordo con la società trevigiana nel pre partita erano riusciti ad entrare nel palazzetto trascinati da una squadra capolista. L’altra sera probabilmente non vedevano l’ora di fare fagotto e tornarsene a casa.
La vittoria della Rucker targata Bovolenta-Carlesso-Masocco ovvero play, pivot e guardia mette a nudo le carenze della squadra di Toffanin. Il corrispettivo mestrino Pascon, Mbaye, Verri e Prete che insieme hanno segnato quasi la metà in meno dei punti totalizzati dall’asse trevigiano.
Ma se il progetto Mestre punta sui giovani, certi errori fanno solo bene. Buon primo quarto di Mestre, poi il digiuno nel secondo. Le due squadre dopo la prima sirena sono separate da una lunghezza (20-19). Il secondo quarto è la sagra degli errori, delle difese apprezzabili ma dagli attacchi imprecisi. Sblocca il risultato Carlesso dall’angolo di destra dopo 3’02” di gioco (22-19). Mestre nemmeno in contropiede riesce a segnare con la galoppata di Prete e il tap in di De Lazzari. A 4’45” dal lungo intervallo è lo stesso Prete a piazzare la tripla del pari (22-22) e a segnare l’ultimo contatto con i trevigiani (26-24). Il tentativo di fuga della Rucker è un diesel che prende quota con la tripla di Bovolenta in faccia a Fabris (37-26). E il divario diventa prepotenza nella prima parte della ripresa. Il break è di 16-4 (dal 26-24 al 42-28) e solo dopo 3’01” di gioco Lenti Ceo dai 6,75 cerca di mettere un cerotto all’emorragia (42-31). Masocco è immarcabile, Lenti Ceo e Fabris ne sanno qualcosa, Carlesso costringe Mbaye al suo quarto fallo al 32’. In pratica Rucker – B.C. Mestre finisce qui con un quarto abbondante ancora da giocare.
Thomas Maschietto
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