MARCHISIO IL PRINCIPINO SOLDATINO
di ROBERTO BORIN
Per capire quanto sia importante lo storico filotto di 11 vittorie consecutive in casa bianconera basta guardare la faccia di Conte. Per la prima volta l’allenatore juventino molla la grinta e si lascia andare ad un commento soddisfatto. «Record straordinario», dice. Arrivato al termine di una partita complicata. Per la capacità del Cagliari di ripartire e colpire in velocità, ma anche per il carico di doppi allenamenti (tre volte questa settimana) che - come accade ad ogni gennaio - sta appesantendo le gambe dei bianconeri. Vista così, la quaterna rifilata agli isolani appare ancor più significativa. Proprio perché spropositata, se rapportata a quanto si è visto in campo. Anche oggi, come con la Roma, La Juve è ritornata ad essere tale quando ha ripreso possesso della mediana, e per farlo stavolta ha avuto bisogno della professionalità e della classe di Marchisio, un talento che sa stare in panca. In più, rispetto allo scorso anno, sta dimostrando una facilità di realizzazione straordinaria. Merito del parametro zero Llorente, del fuoriclasse Tevez, e dell’assimilazione dei nuovi schemi dell’allenatore. Attenzione, però: Napoli e, soprattutto, Roma non mollano affatto, dimostrando un bagaglio tecnico fatto di mentalità, schemi, ottima preparazione atletica, giocatori di classe. Se non fosse per il campionato straordinario della Juve, sarebberò lassù, assieme.
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