Lutto nel calcio chioggiotto È morto Chiozzotto Lo chiamavano “Peruzzi”

Daniele Zennaro / CHIOGGIA
Lutto nel mondo del calcio chioggiotto. E' morto ieri, dopo una lunga malattia, all'età di 58 anni, Franco Chiozzotto, terzo portiere dell'Union Clodiasottomarina nella stagione 1984-85, anno della promozione in Serie D.
Chiozzotto è stato uno dei ragazzi scoperti dal talent-scout Sandro Boscolo Pevare. Così Franco Chiozzotto è entrato a far parte delle giovanili dell'Union partendo dagli esordienti e facendo tutta la trafila fino alla prima squadra. Quindi nella stagione 1984-85, con Franco De Paolis presidente e Carletto Spolaore allenatore, entra in pianta stabile in qualità di terzo portiere, dopo Businaro, il portiere titolare e Fornaro, secondo portiere che però, a causa del servizio militare, lasciò spesso e volentieri la panchina proprio a Chiozzotto che, comunque, non riuscirà mai ad esordire.
Di lì a poco finirà nel Ca' Lino, in Terza Categoria, ma sarà comunque sempre protagonista nei tornei cittadini, tanto che veniva soprannominato, grazie anche alla sua fede juventina, Peruzzi. Una famiglia che si è sempre dedicata allo sport, con il papà che gestiva un club di tifosi durante gli anni gloriosi della Serie C ed il fratello Pieretto, scomparso alcuni fa, uno dei fondatori degli "Ultras Union Cs 1984".
Una vita, quella di Franco Chiozzotto, segnata dal dolore, con la morte prematura del fratello e della moglie. Molti gli attestati di cordoglio arrivati da quei giocatori che furono suoi compagni di squadra: da Tullio Barchielli, a Massimo Tommasin, Gino Dibelli, Vanni Puzzolo, Arturo Tiozzo, Pino Augusti, Mauro Lisatti. Tito Livio Franzolin. «Quando facevo il raccattapalle dietro la porta - lo ricordo Andrea Paganin - mi regalò i guanti. Da lì era nata una grande amicizia». L'ultima uscita pubblica di Franco Chiozzotto risale al gennaio scorso, alla mostra del centenario. —
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