Legati: «La stagione nel Venezia pagina bella della mia carriera»

VENEZIA. Una stagione nell’ultimo Venezia targato Korablin prima del fallimento, fascia di capitano al braccio e punto di riferimento di una difesa in cui era al fianco di Francesco Cernuto. Elia...
VENEZIA. Una stagione nell’ultimo Venezia targato Korablin prima del fallimento, fascia di capitano al braccio e punto di riferimento di una difesa in cui era al fianco di Francesco Cernuto. Elia Legati allo stadio Penzo è tornato sabato con la Pro Vercelli. Un ritorno accompagnato da tanti ricordi, come conferma lo stesso difensore emiliano. «Mi ha fatto davvero piacere perché al Venezia sono stato bene e lo dico per poche piazze in cui ho giocato. Le vicende societarie hanno influenzato i risultati in quella stagione, ma si era formato un bel gruppo. Sarei anche rimasto, ma arrivando da due fallimenti avevo bisogno di contare da subito su una maggiore solidità, e l’opportunità di tornare in Serie B a Vercelli ha fatto il resto. Non mi aspettavo che il Venezia riuscisse ad arrivare subito in Serie B. Immaginavo potesse vincere la D facilmente, ma la Lega Pro è sempre dura, e il club ha trovato squadre attrezzate e un girone impegnativo. Nonostante tutto ha dominato fino alla fine il campionato giocando sopra le aspettative. Mi fa piacere, specie per le tante persone della società con cui avevo un gran rapporto, e perché hanno rischiato di perdere il lavoro dopo il fallimento».


Compagni di reparto tre anni fa, avversari sabato. E Francesco Cernuto ha fatto pure gol. «Mi sono fermato due giorni a Venezia, e ho avuto la possibilità di stare un po’ con lui. Sabato a fine partita ci abbiamo scherzato su, perché non segnava da una vita e lo ha fatto proprio contro di me. Cernuto è una di quelle persone per le quali sono contento delle soddisfazioni che si sta togliendo. Non si meritava di restare per strada, e quando resti svincolato è dura».


Elia Legati parla infine della sfida al Venezia con la sua Pro Vercelli e del campionato in corso. «Se avessimo vinto non ci sarebbe stato nulla da dire. Abbiamo giocato meglio e avuto tante occasioni, penso solo alla ventina di cross in area. Abbiamo reagito e continuato a produrre gioco nonostante una situazione di classifica che potrebbe generare ansia. Però in contropiede abbiamo rischiato qualcosa. Rispetto a tre anni fa è bello vedere il Penzo con tanta gente sugli spalti e una curva piena che canta. Il campo è poi nettamente migliore. Fare un pronostico sulla Serie B è impossibile, anche una sfida testa-coda è incerta. Ma il Venezia si salverà senza problemi. Fa strano vedere Inzaghi in panchina a Venezia, non me lo sarei mai aspettato tempo fa» ammette Legati, «ci conosciamo ed è stato bello salutarlo».


Simone Bianchi


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