LE DIRETTE RAI E IL PEGGIO SENZA LIMITI
di STEFANO TAMBURINI
Confesso, ogni volta ci provo: se la partita degli azzurri viene trasmessa solo dalla Rai, appena finisce l’inno di Mameli abbasso l’audio e la seguo fidandomi dello schermo muto. Poi però arrivano i tweet, le telefonate dei colleghi e degli amici che ti segnalano i peggiori svarioni e le intemerate tattiche di Beppe Dossena, oppure non credi a quel che vedi quando in sovraimpressione ti dicono che la squadra che si chiama “Pepepepepe” sta battendo i rivali del “Quaquaquaqua”. Così cedi e premi quel tasto sul telecomando e subito dopo ti penti, perché senti parlare di «possessione di palla», di «vertice alto che diventa basso», ti senti spiegare che «la transizione o è di cervello o è di gambe» e che «mancano i contromovimenti». Così ripensi alla telecronaca della sfida con la Repubblica Ceca, dopo la quale nessuno ha ancora svelato cosa potesse celarsi dietro le parole dello stesso Dossena: «Rosicky ha richiesto la patente di crack ma si è dimenticato di andare a ritirare i documenti». Sembra un incubo e quando arriva l’ennesima bizzarria («La differenza fra produrre e ricevere è diventata neutrale») uno smette anche di prendere appunti, fino all’intervallo quando un tecnico, convinto di essere a microfono spento, dà il peggio di sé in perfetto slang romanesco. Poi, certo, nell’intervallo arrivano anche le scuse (per le sovraimpressioni, per il resto no), ma quasi come se il pasticcio lo avessero fatto altri, non li riguardasse. È la logica del fatalismo applicata a un carrozzone senza logica, sorpassato e surclassato da una concorrenza avanti anni luce, un’orchestrina stonata che continua a buttar soldi (nostri) per ingaggiare commentatori che alternano banalità a tecnicismi stucchevoli. Insomma, cose che neanche in uno fra i bar sport più folcloristici riuscirebbero a fare, sia durante le telecronache sia nei siparietti in studio. Tutto questo mentre a contorno è un fiorire di dirette da Bologna affidate a una squadra di produzione esterna che si è spostata da Napoli, così tanto per fare una bella pernacchia anche alle logiche di risparmio. È un peggio senza limiti, quello che da anni ci insegue a ogni grande manifestazione calcistica. Se fosse una squadra di calcio sarebbe retrocessa da tempo. Questa purtroppo è ancora lì.
@s__tamburini
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