La Calvi Noale si gioca la D oggi (ore 16) con il Bellinzago
NOALE. Vincere e festeggiare. Ecco il pensiero fisso della Calvi Noale, impegnata oggi (ore 16, campo sportivo di via dei Tigli) nella finale di ritorno degli spareggi per la serie D. Il risultato della gara giocata in casa del Bellinzago (1-0 per i novaresi) fa sì che la sfida di questo pomeriggio sia apertissima: per festeggiare una storica promozione la Calvi Noale deve vincere con almeno due gol di scarto, un pareggio o una vittoria con una sola rete di differenza (2-1, 3-2 e via dicendo) incoronerebbe i lombardi.
In casa biancazzurra il morale è alto, la sensazione che un traguardo storico è a portata di mano è fortissima considerato anche l'impresa compiuta nella semifinale contro il Brusaporto: battuti all'andata 2-0 a Noale, nel match di ritorno i biancazzurri si imposero 3-0 in trasferta.
«La gara contro il Bellinzago si preannuncia apertissima” afferma Marco Del Bianco, presidente della Calvi, «il risultato di sette giorni fa non ci condanna assolutamente. Il Bellinzago? Una squadra tostissima, basti pensare che nel corso della regular season ha segnato 93 gol ed è arrivata seconda nel suo girone di Eccellenza totalizzando 83 punti. Questi discorsi tuttavia valgono fino a un certo punto, se la Calvi Noale è arrivata in finale vuol dire che siamo anche noi una squadra forte, che deve essere temuta dagli avversari».
L'undici iniziale non dovrebbe riservare radicali rivoluzioni, in avanti dovrebbe trovare spazio la coppia Dall'Andrea-Fantinato, scelta che in questo caso comporterebbe una partenza dalla panchina di Guerra. Ad attendere l'esito della sfida di Noale oggi sono in molti, visto che una promozione biancazzurra innescherebbe a caduta una serie di ripescaggi che interesserebbero una serie di squadre della nostra provincia. Senza contare la possibilità che la Calvi finisca in serie D attraverso i ripescaggi che dovrebbero interessare le perdenti delle finali. «Questa voce gira già da parecchie settimane» conclude Del Bianco, «l'abbiamo sentita anche noi ma preferiamo pensare ad altro, a conquistare la promozione sul campo subito». (m.t.)
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