Isacco Scomparin nella terna di arbitri più bravi del mondo

MESTRE. Dopo la chiamata alle Olimpiadi di Tokyo 2020, l'arbitro mestrino Isacco Scomparin è stato nominato terzo al mondo nel fioretto e arbitro elite per la stagione 2019/20. L'ufficializzazione ieri dalla Fie, la federazione internazionale, che ha riconosciuto ai massimi livelli la competenza e bravura nel giudizio del 38enne cresciuto al Circolo Scherma Mestre, prima da atleta e poi nel ruolo giudicante a bordo pedana. Proprio in queste ore Isacco Scomparin si trova a Tokyo, dove da oggi a domenica è in programma una delle tappe di Coppa del Mondo assoluta di fioretto maschile. Nel giudizio della Fie, Scomparin è stato preceduto solamente dalla russa Natalia Zhuravleva e dal romeno Florin Gheorghe.
«Questo riconoscimento rappresenta la somma di tanti anni di lavoro, piccoli passi che, piano piano, mi hanno permesso di avanzare da arbitro nazionale a internazionale, arrivando poi ai Mondiali giovanili e a quelli assoluti» racconta lo stesso Scomparin, «alla fine diventi uno dei tre migliori arbitri al mondo e vai alle Olimpiadi. Quando sei a quei livelli aspiri a diventare il migliore del mondo, è logico. Non ci avrei mai creduto, comunque, perché questo risultato è frutto anche di tante dinamiche interne. Anche perché devi arbitrare tante sfide importanti, e quando sei lì a bordo pedana in quelle grandi manifestazioni, lo devi fare bene. Rimane tuttavia una grandissima soddisfazione».
Scomparin non si nasconde. Nella sua rapidissima carriera ha avuto la possibilità di arbitrare in tutte le principali gare sparse per il mondo. Gli mancavano solo le Olimpiadi, ma tra circa nove mesi in Giappone ci andrà sul serio. «Non posso dire che questi ultimi riconoscimenti siano solo un obiettivo raggiunto e che sia finita così» conclude, «ci sono le Olimpiadi da fare, ma bisogna sempre essere pronti, e soprattutto adesso pensare alle gare di questa stagione che ci porterà direttamente in Giappone la prossima estate. Oggi inizio la mia stagione di Coppa del Mondo, con la convinzione di volerla e doverla farla bene nel mio ruolo. E poi, magari, penserò anche a salire ancora di un gradino nella classifica. Se succederà sarò ancora più contento. La soddisfazione è la consapevolezza di aver dedicato tantissimi anni a questo sport, la scherma, che è la mia passione e la mia vita. Ma ci sono stati anche tantissimi sacrifici che però sono stati tutti ripagati».
In questo momento è proprio il caso di dire che Isacco Scomparin si trova nell'Olimpo dell'arbitraggio internazionale della scherma. Nel fioretto in particolare, l'arma che finora ha dato le maggiori soddisfazioni all'Italia, soprattutto nelle rassegne a cinque cerchi. E a Tokyo, dove si trova ora, l'arbitro mestrino ci vuole ritornare da protagonista nel 2020. —
Simone Bianchi
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