Il Venezia verso la messa in liquidazione

Calcio Lega Pro. Situazione dovuta alla mancata ricapitalizzazione, unica via di salvezza è Korablin con i soldi...
Conf. stampa di presentazione del nuovo direttore sportivo e direttore generale di FBC Unione Venezia - nella foto il presidente Yuri Korablin
Conf. stampa di presentazione del nuovo direttore sportivo e direttore generale di FBC Unione Venezia - nella foto il presidente Yuri Korablin

MESTRE. Si apre la strada verso la messa in liquidazione per l’FBC Unione Venezia. Situazione critica, ma ancora risolvibile, qualora il presidente Yuri Korablin facesse arrivare i soldi necessari, un milione e mezzo circa per coprire le perdite del passato e i 400 mila euro della fidejussione per iscriversi alla prossima Lega Pro. Dopo la mancata ricapitalizzazione della società, a causa dell’assenza del patròn russo all’assemblea convocata davanti al notaio il 22 maggio scorso, il collegio dei sindaci, composto da Roberto Querci Della Rovere, Matteo Zennaro e Alessandro Cenacchi, è passato alla fase operativa. Il primo passo è stato quello di affidare ad un legale il mandato di presentare il ricorso in Tribunale volto a ottenere il decreto di accertamento della causa di scioglimento della società. «In sostanza il Tribunale convocherà le parti per verificare se c’è stata l'erosione del capitale sociale al di sotto dei limiti di legge», spiega il direttore generale Dante Scibilia. E nel caso rilevasse questa erosione? «Nel caso in cui si fosse verificato, convocherà l'assemblea per la messa in liquidazione della società». Una procedura che può essere bloccata solo nel caso in cui arrivassero i soldi necessari, prospettiva che in questo momento sembra di difficile realizzazione. «A ieri non è arrivata nessuna comunicazione da parte del presidente Korablin, siamo sempre fermi alla telefonata dell’altro giorno con un suo collaboratore». Questa situazione si è creata per la mancata ricapitalizzazione sociale, anche se la messa in liquidazione della società difficilmente avverrebbe prima della scadenza dell’iscrizione al campionato. «Sì, i tempi tecnici sono più lunghi» precisa ancora Scibilia, «anche dopo questa azione il futuro del Venezia è solo nelle mani di Korablin: se il presidente versa i soldi necessari, la società si iscrive alla prossima Lega Pro, altrimenti non potrà presentare la domanda di iscrizione».

Sulle voci rimbalzate nelle ultime ore che indicano il direttore sportivo Ivone De Franceschi nel mirino del Cittadella, il direttore generale arancioneroverde non si nasconde. «Ci sentiamo spesso e ci vediamo tutti i giorni con De Franceschi. Se ci fosse qualcosa di concreto, penso che me l’avrebbe detto. Dovesse trovare un’alternativa valida, sarei io il primo a esserne dispiaciuto perché so il lavoro che ha fatto dal primo giorno in cui è arrivato, però capirei la sua scelta». Un po’ quello che è successo per Michele Serena che ieri mattina è stato presentato dai dirigenti della Feralpisalò e ha iniziato ufficialmente la sua avventura in verdeblu.

Michele Contessa

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia