Il Venezia va sempre di corsa con Gallo

Calcio Prima Divisione. Il trottolino del centrocampo non perde l’umiltà: «Sono ancora all’80%, ma i progressi si vedono»
Di Michele Contessa
INTERPRESS/TAGLIAPIETRA. 03.11.2013. CALCIO. UNIONE VENEZIA-REGGIANA. GALLO
INTERPRESS/TAGLIAPIETRA. 03.11.2013. CALCIO. UNIONE VENEZIA-REGGIANA. GALLO

MESTRE. È l’uomo nuovo del centrocampo, un trottolino indemoniato che domenica ha percorso chilometri su chilometri in tutte le zone del rettangolo verde. Salvatore Gallo adesso sta bene, e si vede, i postumi dell’infortunio della passata stagione a Lumezzane sono ormai uno sbiadito ricordo.

Riflettori accesi dunque sul centrocampista napoletano, ventunenne di Torre Annunziata, che il Venezia ha preso in prestito dal Chievo. «Se sto correndo ancora? Certamente, non ci si può mai fermare», ha sottolineato Salvatore Gallo, «soprattutto adesso che mi sento finalmente bene. Sono ancora all’80-90%, però i progressi si vedono». Se ne sono accorti anche i giocatori della Reggiana che si sono ritrovati Gallo in mezzo ai piedi in ogni angolo del Penzo, fatta eccezione per l’ultimo quarto d’ora.

«È quel 20% che mi manca, ma ho preso anche una bella botta e mi sono venuti fuori i crampi. Mai successo». Sprigiona una vitalità incredibile Gallo, contagiosa per i compagni, e un grande sogno. «Un giorno voglio giocare al San Paolo. Tifoso del Napoli? Certamente, ma prima di tutto tifosissimo del Savoia, la squadra della mia città, dove ha iniziato da piccolino. Ha un pubblico eccezionale, ogni tanto faccio vedere i video, dà una spinta pazzesca». Un napoletano poco napoletano. «Ormai sono sette anni che vivo lontano da casa. Dal Savoia sono passato a Cava de’ Tirreni, poi all’Arezzo e all’Atletico Trivento. Lì mi hanno adocchiato i dirigenti del Chievo, portandomi in riva all’Adige. Ho visto i miei genitori contro l’Alto Adige, erano cinque mesi e mezzo che non li vedevo. So che per raggiungere i miei obiettivi dovrò essere tutti i giorni un professionista esemplare, il primo anno è stato complicatissimo, soprattutto per la lontananza. Adesso convivo con la nebbia e il freddo, perfino la fidanzata è nordista, di Cremona, ma non ho dubbi per chi tiferà quando riaffronteremo i grigiorossi». Lontano dal calcio, pochi grilli in testa. «Quando posso torno a casa, e poi, con tre cani da accudire, non posso andare lontano».

Il Venezia è salito, intanto, al terzo posto in classifica. «Dobbiamo stare tranquilli, non pensare troppo, continuare su questa strada fino a Natale. Dove potremo arrivare, cominceremo a capirlo a gennaio in poi, sono quelli i mesi in cui si decidono i campionati. Nel bene e nel male».

Mostra. La mostra sul Penzo sarà aperta la prossima settimana nella sede centrale della Cassa di Risparmio di Venezia, l’assessorato allo sport sta aspettando che vengano ultimati i pannelli di commento per ufficializzare le date. «Rimarremo a Venezia per una settimana, dieci giorni», ha spiegato Roberto Panciera, «la novità è che la mostra si trasferirà poi anche in terraferma per consentire a tutti i tifosi del Venezia, anche quelli che non risiedono in centro storico, di andarla a vedere. La sede? Ci sono due-tre opzioni, anche su questo saremo più precisi a breve».

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