«Il sogno coast to coast ora è realtà»

VENEZIA. Ha percorso quasi cinquemila chilometri attraversando gli Stati Uniti da una costa all’altra, ma non lo ha fatto in passeggiata, bensì in 12 giorni, 13 ore e 37 minuti. Angela Perin è di Castelfranco, ma è una delle poche donne in Italia a poter dire di avercela fatta in un tempo simile. Concludere la Raam (Race Across America) non è cosa da tutti, viaggiando da Oceanside in California ad Annapolis in Maryland, 40 mila metri di dislivello e qualsiasi condizione climatica dalle montagne al deserto. Questa straordinaria esperienza, vissuta nel giugno dello scorso anno, Angela Perin l’ha raccontata venerdì scorso a chi ha partecipato alla seconda conferenza organizzata al Future Telecom Centre dal Pedale Veneziano. «E’ un sogno che sono riuscita a realizzare» ha spiegato l’atleta trevigiana l’altra sera a Venezia, «un’impresa che mi ha lasciato davvero senza parole. Al traguardo non riuscivo neppure a parlare da tante erano le emozioni che ho provato in quei giorni, con gli occhi pieni di immagini meravigliose e la consapevolezza di avercela fatta. Quando parti per una simile avventura non sai mai cosa potrebbe accadere, e alla fine lo spirito della competizione viene sempre fuori lo stesso, ma posso garantire che più di qualche volta mi sono fermata per scattare una fotografia a ciò che stavo ammirando pedalando a una media di 25 chilometri orari. Un viaggio, una gara e una avventura al tempo stesso. Quel che bisogna immaginarsi, è che non si va ad attraversare uno Stato, bensì un continente, e cinquemila chilometri sono davvero tantissimi. Attraversare da nord a sud l’Italia non sarebbe la stessa cosa». Sono stati circa 400 i chilometri che ogni giorno ha percorso Angela Perin, tra la curiosità dei luoghi attraversati e della gente incontrata. Ma dietro a questa impresa, come accade anche in tanti altri settore e discipline sportive, ci sono grandi sacrifici. «Nella vita quotidiana faccio l’insegnante al mattino e l’ingegnere al pomeriggio. Da ciò si deduce che per trovare tempo utile per allenarmi, spesso devo andare in bicicletta la sera o la notte. Non è uno scherzo, ma la verità. E per fare una gara come la Raam devi pedalare magari 3-400 chilometri. Così a volte partivo e andavo sulle Dolomiti. Nei quattro mesi precedenti alla gara, per diciassette volte ho pedalato di notte e non è stato facile, specie con il freddo. Il segreto? Crederci, avere passione e provare a realizzare un sogno». (s.b.)
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