Il ruggito del leone nelle nuove maglie dell’Umana Reyer

Basket Serie A. Presentate le divise, storia e tradizione Oro granata in casa, sempre in bianco in trasferta

MESTRE. Nuove maglie nel segno della tradizione e della storia. I colori non si toccano, oro e granata, emblemi della Serenissima e della Reyer, ma qualche ritocco c’è stato, a cominciare dalle bande laterali. Per riecheggiare le casacche di un tempo andato, ma anche quelle più recenti dell’Hitachi nel quadriennio 1987-1991, copiate all’epoca dai Seattle Supersonics. Prima maglia granata, seconda maglia bianca, che vedremo spesso nel corso della stagione.

«Giocheremo sempre in bianco in trasferta», ha spiegato Federico Casarin presentando le maglie. Appuntamento in piazzetta Cesare Battisti, a ridosso del teatro Toniolo di Mestre, altro monumento- simbolo della città con la Reyer ospite del Palco. Da dove sono usciti giocatori e giocatrici della Reyer, alternando maglia granata e maglia bianca, per poi mescolarsi per le tradizionali foto di rito. Realizzate dalla Erreà, sponsor tecnico della Reyer dalla passata stagione («L’ultima, quella di Marconato, è stata realizzata a tempo di record»), le nuove maglie presentano qualche differenza rispetto alle divise da gioco della passata stagione: oltre alla bande laterali oro e granata alternate, è sparito il coloro oro dal colletto, ma soprattutto è molto più visibile il leone di San Marco sulle maglie granata. Sulle casacche compaiono i marchi Umana (title sponsor) e Casinò di Venezia (main sponsor), mentre sui pantaloncini sono stati griffati i marchi di Umana, Everap e Orler Tv.

Non solo i tifosi, presentazione all’aperto con passanti e curiosi che si fermavano per osservare i giganti della Reyer. «Con questa maglia vogliamo anche celebrare una data storica, visto che la Reyer festeggia nel 2012 il 140° anno di vita» ha precisato con orgoglio Federico Casarin, sempre più nelle vesti del general manager che del direttore sportivo, «abbiamo voluto ritornare indietro nel tempo riproponendo le fasce laterali, l’oro e il granata sono i colori-simbolo della Serenissima Repubblica. Noi viviamo nel presente, ma questo deve diventare un ponte tra il passato e il futuro. Guardiamo sempre in avanti per allargare i confini della passione verso questa squadra». Simpatico il duetto tra capitani, Young e Meneghel, modelli provetti, assenti i più giovani, a scuola, oltre a Szewczyk, mentre Bowers è arrivato più tardi.

Michele Contessa

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