«Ho preferito il Venezia alla serie B»

Per il nuovo attaccante Marco Veronese il Modena non offriva adeguate garanzie. «In questa squadra potrò sicuramente essere protagonista. Fa piacere sentire la fiducia del club»
MESTRE. Ritorno alle origini per Marco Veronese. Milanese, trentuno anni, bomber di razza, ritorna in Veneto da dove partirono i suoi genitori ai tempi dell'alluvione del Polesine. Mamma di Cavarzere, papà di Adria, futura moglie di Motta di Livenza, l'attaccante approda al Venezia con otto mesi di ritardo. «In effetti avrei potuto indossare la maglia arancioneroverde già all'inizio di gennaio - ricorda l'ormai ex giocatore del Pavia, ma di scuola interista - Avevo già dato la mia disponibilità, le due società penso fossero d'accordo, ma ci furono altre situazioni che non consentirono il mio passaggio al Venezia».


Il primo aspetto del mancato arrivo in laguna di Veronese, fu il rifiuto di Francesco Zerbini di accasarsi al Pavia, preferendo invece la destinazione Pizzighettone per una questione legata alla minor distanza da casa. Reduce da una vacanza con moglie e figlia in Grecia, Marco Veronese la prossima settimana incontrerà i dirigenti del Venezia per mettere la firma sul contratto biennale. «Non ci sono problemi, siamo d'accordo su tutto» conferma l'attaccante, per il quale il Venezia ha coronato un lungo inseguimento. «Fa sempre piacere constatare che un club nutre grande fiducia in un giocatore - ammette Veronese - Sono entusiasta di entrare a far parte di una società ambiziosa che punta a disputare un campionato da protagonista. Mi sentirò nuovamente a casa, soprattutto per le origini dei miei genitori». Nell'ultima stagione, nonostante i gol di Veronese, il Pavia non è riuscito a evitare la retrocessione in serie C/2.


«Rispetto all'anno precedente era stata allestita una squadra meno competitiva. Il presidente aveva deciso di rinnovare l'organico puntando soprattutto sui giovani. E quando l'età media è bassa, si può andare incontro a rischi prevedibili. Tante partite le abbiamo giocate bene, ricevendo i complimenti degli avversari, però i punti andavano agli altri. Mi ricordo che anche al Penzo abbiamo disputato una discreta gara, soprattutto nel primo tempo dopo essere andati in svantaggio. Ma alla prima distrazione siamo stati punti nuovamente. E' stata una costante di tutta la stagione». Veronese inseguito dal Venezia a gennaio, Veronese che ha «giustiziato» gli arancioneroverdi con un perentorio colpo di testa. «Non ricordo esattamente la dinamica di quel gol - spiega l'attacante - Eravamo all'inizio del girone di ritorno e il Pavia credeva ancora di poter evitare quanto meno la retrocessione diretta.


Magari se fossimo riusciti a raggiungere i playout, sarebbe andata diversamente». Dalla zona retrocessione a quella promozione. «Mi aspetto di disputare una stagione da protagonista e che il Venezia possa arrivare il più in alto possibile. Vincere non è mai semplice, e in partenza ci saranno molte squadre che punteranno ai playoff». Verona ha tenuto in sospeso il Venezia per qualche settimana. «Non è che non mi piacesse la destinazione, anzi - ammette Veronese - Era infatti arrivata un'offerta dal Modena. Ritornare a 31 anni in serie B mi sarebbe piaciuto, però l'interessamento degli emiliani non è mai stato approfondito. Il Venezia mi ha voluto a tutti i costi, ed era giusto decidere in tempi rapidi e non lasciare la questione in sospeso. Con la maglia del Venezia posso recitare un ruolo da protagonista. A Modena, forse, sarei stato invece solamente la quarta punta».

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