Gli Harlem Globetrotters tornano al Taliercio spettacolo puro con dieci nuovi innesti e campioni del calibro di Franklin e Fisher
MESTRE. La squadra di basket più famosa del mondo torna dopo 30 anni domenica sera (inizio ore 18) ad emozionare il palasport Taliercio. Dopo le tappe di Milano, Firenze, Casale Monferrato e Reggio Emilia, i funamboli concluderanno a Mestre il loro tour italiano della loro 93ª stagione della loro storia.
Gli spettatori che affolleranno il palazzetto di via Vendramin potranno assistere a un nuovo show, nuovi giocatori e grandi ritorni. Il consueto draft annuale dei Globes ha visto l’inserimento nel roster di 10 nuovi innesti: ruoli diversi, caratteristiche differenti, ma medesimo incredibile talento. Tra gli acquisti della nuova stagione è già una star Max “Hops” Pearce, diventato famoso per un video virale che ha fatto il giro del mondo in cui il suo cane di nome Koa, un pastore belga di tre anni, con il muso, serve un preciso assist per l’alley-oop del suo padrone.Tra i veterani più famosi, che calcheranno il parquet di Mestre, figurano anche il gigante “Big Easy”, con lui pure “Handles” Franklin e “Firely” Fisher.
Non mancheranno nemmeno gli amatissimi Bulldog Mack, “Lights Out” Lee, “Spider” Sharpless e la bella “Torch” Feorge, guardia femminile e sedicesima donna nella storia degli Harlem. Ma il 2019 dei Globes sarà ricordato soprattutto per il ritorno in Italia di un’autentica leggenda: il coach Louis “Sweet Lou” Dunbar, 42 anni con gli Harlem Globetrotters, da giocatore prima e da allenatore poi, con un passato di giocatore anche in Italia nel 1975-’76 con la Virtus Bologna prima del suo passaggio all’allora corazzata del Federale Lugano.
Dunbar, divenuto anche star del cinema e della tv americana (ha interpretato se stesso anche in serie tv trasmesse in Italia come “Love Boat”, sarà l’ottavo Globetrotter della storia che verrà celebrato con il ritiro della sua maglia numero 41.
Gli Harlem Globetrotters provengono dal quartiere afroamericano di New York: un dream team di cestisti formidabili che unisce tecnica sopraffina, atletismo e grande intrattenimento. Nata nel 1926 da un’idea del promoter Abe Saperstein, quando i giocatori di colore non erano accettati nelle squadre della lega professionistica statunitense, la franchigia dei Globes ha modificato con il passare degli anni il proprio stile di gioco fino alla forma più circense e spettacolare del basket. Con gli Harlem hanno giocato, fra gli altri, celebri campioni della Nba come Magic Johnson, Reece “Goose” Tatum e Wilt “The Stil” Chamberlain. —
Davide Vatrella
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