Gemini, bastano 5’ da schiacciasassi per la gioia finale

MESTRE. Trentacinque minuti di pura sofferenza per il B.C. Mestre contro l’Ardita Gorizia ultimo in classifica che in trasferta non vince dal 6 aprile scorso. Le due squadre vanno punto a punto sino al canestro di Dal Pos del 61-59 a 3’31” dalla fine. Dall’altra parte Cerniz scarica dopo un terzo tempo dentro l’area il pallone sulle manone di Delle Monache.
Il capitano mestrino lancia il contropiede che si conclude con la tripla di Mink del + 5 (64-59). L’Ardita vuole rispondere subito ma la bomba di Casagrande viene respinta dal ferro. Altro gioco in transizione del B.C. che Zatta conclude con un ciuffo dalla lunga distanza (67-59), per poi ripetersi nell’azione successiva (70-59). Il Mestre vola a + 11 a 1’53” dalla fine. In due minuti insomma i padroni di casa archiviano l’incontro contro l’Ardita, quintetto che anche nello scorso campionato aveva creato più di qualche difficoltà ai mestrini. Basti ricordare la sconfitta dei Grifoni in riva all’Isonzo di 25 punti. Toffanin tiene a riposo Chinellato. Al suo posto doveva esserci Tommaso Pascon, bloccato all’ultimo momento da un problema alla spalla destra. E quindi Chinellato va in panchina solo per fare il decimo a referto. L’Ardita è ultima in classifica ma Toffanin sa che Marcetic e Casagrande fanno paura. Munaretto marca a uomo Marcetic mentre a turno Prete e Mink hanno il compito di fermare la talentuosa ala piccola classe 1993. Senza Chinellato Toffanin fa giocare Dal Pos per 34’ in cabina di regia con Zorzi schierato a sprazzi per far rifiatare il play di Conegliano. Prete e Zatta partono forte nel primo quarto e delle Monache segna il + 6 (11-5). Sembra una partita in discesa ma Marcetic è davvero infallibile in attacco. Sua la tripla del + 5 per Gorizia a 1’36” dal lungo intervallo (26-31). Sul parquet le cose non vanno benissimo, i bimbi sugli spalti preferiscono andare a coccolarsi la mascotte di peluche Wingo. Nel secondo tempo Zatta e Casagrande dialogano a distanza in una sorta di botta e risposta che va avanti fino al 59-59. Poco male, non c’è il rischio di annoiarsi, perché nessuno si sarebbe aspettato un fanalino di coda così combattivo. Un applauso a Dario “Lupin” Maran, classe ’94 che gioca una signora partita nei 13’giocati.
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