«Esperimento interessante, utile e divertente»

MIRANO. Prima seguiva il figlio da bordo campo durante allenamenti e partite del settore giovanile, tra qualche mese potrebbero anche giocare assieme nella squadra di rugby touch. Marianna Minto,...

MIRANO. Prima seguiva il figlio da bordo campo durante allenamenti e partite del settore giovanile, tra qualche mese potrebbero anche giocare assieme nella squadra di rugby touch. Marianna Minto, madre di Mattia, ora nell'Under 12 del Rugby Mirano, ha partecipato a “ Genitori in gioco”, e ne esalta ora le finalità dopo averlo vissuto in prima persona. «È iniziato tutto dalla volontà di condividere l'esperienza con mio figlio, e sono stata tra le prime» racconta la signora Minto, «mi sono detta: proviamo per gioco, senza sapere lo scopo preciso di questa iniziativa. Poi si è rivelata veramente interessante, sopratutto perché puoi capire le difficoltà di tuo figlio. Da bordo campo è facile criticare, magari anche in maniera non corretta, mentre frequentando le lezioni ci siamo accorti di come si deve giocare, abbiamo capito le regole e i problemi che affrontano i ragazzi, ancor più se sono bambini piccoli. Gli allenamenti diventano così una condivisione di emozioni, e mio figlio ne è stato molto orgoglioso». E dal progetto al rugby touch il passo è stato breve. «Abbiamo iniziato gli allenamenti serali solo per i genitori, e da appuntamenti occasionali ci siamo fatti coinvolgere fino a creare la squadra di touch. Tutto è nato per caso, e cerco sempre di coinvolgere gli altri papà o le mamme che capitano agli allenamenti. Questo progetto è una esperienza che arricchisce. In altri sport si sentono purtroppo commenti poco costruttivi a bordo campo, senza rendersi conto della fatica che i figli possono fare durante una partita. Ora con Mattia siamo tifosi l'uno dell'altra, e probabilmente verrà anche a giocare con noi a rugby touch». —

S.B.

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