Ecco il Challenge Venice triathlon “full distance”

MESTRE. Cinquecento partecipanti, 45 Paesi rappresentati e un percorso che per la prima volta si svilupperà interamente nel Comune di Venezia. Sono questi gli elementi principali del 3° Challenge Venice, prova di triathlon full distance in programma domenica tra Venezia, Mestre e Marghera. Come questa, nel mondo, ne esistono solo una cinquantina per tipologia di distanza da percorrere, ma l’Ironman di Venezia è considerato da tutti i partecipanti qualcosa di unico nel suo genere. Anche per la partenza, che verrà data ancora alle 6.30 del mattino da Fondamenta San Giobbe a Cannaregio, con i partecipanti che percorreranno a nuoto 3,8 km parallelamente al Ponte della Libertà, fino al Parco San Giuliano. Qui è previsto il primo cambio, con il passaggio alla frazione in bicicletta: 180 km che si svilupperanno dal parco fino all’area portuale, per entrare in un circuito di 22.6 km da percorrere sette volte prima di rientrare al secondo cambio. Qui, nel parco più grande d’Europa, è prevista poi la frazione conclusiva di 42.195 metri, una vera e propria maratona a piedi. Se si chiama Ironman un motivo del resto ci sarà, In gara specialisti del triathlon come Christian Alstadt, tedesco di Francoforte, o Dylan Mcneice che arriverà dalla Nuova Zelanda per provare a sbancare il Challenge Venice e con parecchi successi alle spalle. Sempre nel maschile gareggerà anche l’australiano Cameron Wurf, ciclista professionista già visto più volte al Giro d’Italia e alla Vuelta di Spagna, specialista delle prove a cronometro. Tra le donne occhio alla portoghese Vanessa Pereira e alla statunitense Lisa Roberts, e poi ci sarà come sempre una nutrita pattuglia di italiani. Atleti di rilievo, come del resto fu lo scorso anno Alberto Casadei, mestrino che riuscì a piazzarsi secondo nel maschile. Per Matteo Gerevini, direttore di gara del Challenge Venice, «questa prova si dimostra uno degli eventi più importanti nel panorama europeo del triathlon. Ci saranno ancora una volta atleti da ogni continente, e il successo dell’evento è dettato anche dal supporto delle istituzioni locali, in primis il Comune, al quale quest’anno si è aggiunta l’Autorità Portuale che ha messo a disposizione una specifica area di sua competenza a Marghera per la prova in bicicletta. La partenza dal cuore della città è esclusiva, come la corsa nel Parco San Giuliano. Il Challenge Venezia ha raggiunto un elevato grado di maturità, ma siamo convinti di poter migliorare ancora. Abbiamo allargato la Challenge Experience a una ampia serie di attività collaterali per rendere l’evento sempre più contenitore di altre manifestazioni. L’obiettivo futuro è creare una maggior interazione con il tessuto cittadino e le realtà istituzionali e private».
Simone Bianchi
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