È il Mestre dei record Diminic è il profeta

Il pivot croato vuole superare il primato della Rucker «Possiamo arrivare a 15 successi consecutivi»

MESTRE. Anche Udine è caduta tra gli artigli del Grifone biancorosso. Il Ciemme Mestre migliora domenica dopo domenica il suo record di vittorie, contro i friulani è arrivato l’undicesimo successo di fila in undici giornate del girone d’andata di C Gold. Non è ancora il primato assoluto che appartiene alla Rucker San Vendemiano, arrivata nella scorsa C Gold a 14. E nemmeno la striscia migliore del Mestre tenendo conto di tutto il campionato, da quando è salito in C Gold cinque anni fa.

Nello scorso campionato, alla prima stagione di coach Fabio Volpato, Boaro e compagni infilarono 13 successi consecutivi (dalla quindicesima di andata alla dodicesima di ritorno) eguagliando il record di Oderzo di due anni fa. Il totem mestrino ha le sembianze della Torre dell’Orologio di piazza Ferretto, parla croato e ha 29 anni, si tratta di Mise Diminic, pivot di Spalato di 210 centimetri per 105 chili che abita adesso a Mogliano.

«Possiamo battere il record di vittorie consecutive dall’inizio del campionato», è la sfida che lancia il giocatore croato del Ciemme Mestre, «non sarà semplice, ma penso che potremo farcela. Sono qui per vincere e voglio farlo in ogni partita che gioco».

La squadra di Volpato, per stabilire il record, ha le prossime due sfide alla portata, Bassano e Montebelluna e le altre due molto più complesse contro Corno di Rosazzo e Oderzo. Diminic ha segnato 224 punti in undici incontri con la media pazzesca di 20,3 ogni 40’. Solo quattro volte non ha raggiunto i 20 punti, a Caorle (17), a Murano (12), con lo Jesolo (14) e Riese (16).

«Sono soddisfatto di come mi sto comportando, ma sono consapevole che posso ancora migliorare. Fa parte della mia indole volermi migliorare. Se in attacco, a volte, sono impreciso è perché spesso vengono a raddoppiarmi o triplicarmi, così per me non è semplice centrare il bersaglio».

Dopo la tripla segnata contro Udine (quella del 39-28) Mise Diminic ha aperto le braccia come per dire “finalmente”. «È stato un gesto che mi è venuto spontaneo perché nelle gare precedenti ne avevo segnate poche (0/4 nelle ultime tre). Mi piace tirare da fuori se ne ho la possibilità anche se il mio movimento preferito è in post basso». Per gli amanti delle statistiche pure il Mestre, con i 108 punti segnati a Udine, ha superato quota 1.000 nella classifica dei migliore attacchi (1.012), creando un abisso con gli altri (Corno di Rosazzo 890 e Monfalcone 879). —

Thomas Maschietto

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