DOVE SONO, COSA FANNO «Quel Como era uno squadrone ma noi siamo stati perfetti»
Un flash, un'emozione colta al volo: a distanza di vent'anni i protagonisti in maglia arancioneroverde ricordano quel giorno

In piedi: Bosaglia, Lizzani, R. Rossi, Fasce, P. Poggi, Menghini, Zaccheroni. Fila centrale: Perrotti, Civeriati, Filippini, Castelli, Frascella, Filippi. Seduti: A. Poggi, Bertoni, Gobbo, Mastrantonio, Armenise, M. Rossi,
Della serie "Dove sono, cosa fanno". E magari cosa è rimasto nell'album dei ricordi alla data 16 giugno 1991. «Se chiudo gli occhi vedo Vincenzi prendere la rincorsa - racconta
Piero Bosaglia
- e poi io vado dalla parte giusta e glielo paro. Parare un rigore decisivo in uno spareggio, chi se lo dimentica?». Il "mitico" ora ha 50 anni e da 16 stagioni lavora all'Inter, come preparatore dei portieri. «Un ricordo di gioia - dice
Andrea Poggi
, 45 anni, allenatore - un qualcosa che a parlarne adesso mi vengono ancora i brividi». Un gol favoloso, quell'1-0 firmato
Diego Zanin
. «E' stato l'unico spareggio vinto in carriera - spiega il 44enne ora mister del Treviso - palla in verticale di Andrea Poggi, l'ho fermata e calciata subito, ho capito subito che andava dentro. Venivo da un infortunio alla spalla, Zaccheroni era un po' dubbioso se farmi giocare, poi mi ha dato fiducia e l'ho ripagato». «Io sono di Cesena - racconta
Roberto Rossi
, ora 49 anni, allenatore della Valenzana - ma fino a quel giorno non avevo mai giocato davanti a così tanta gente. Una partita molto tattica, non fu spettacolare, gran gol di Diego». L'unico uscito dal calcio è
Maurizio Lizzani
(43 anni). Si è diplomato in fisioterapia ed ha aperto uno studio medico a Mestre. «Io ho fatto il "mani" del rigore, in quel momento il mondo mi è venuto addosso, poi Bosaglia l'ha parato. Il calcio? Non mi piace più, non mi ci riconosco». «Il Como ha fatto la caccia all'uomo, mi hanno picchiato perchè ero forte - tuona
Stefano Civeriati
, l'ultimo Doge - solo che all'inizio del secondo tempo mi hanno fatto uno sbrego e sono dovuto uscire. Chiedete al dottor Rigo quanti punti mi ha dato». 44 anni, quest'anno ha guidato l'Asti. «All'arrivo allo stadio già si vedeva la nostra curva - ricorda
Paolo Poggi
- impressionante, il primo grande appuntamento della mia carriera». «Poco tempo fa l'ho rivista, ho la cassetta a casa - racconta
Pietro Armenise
, 50 anni, quest'anno allenatore del Budoni - un ricordo fantastico. Mia moglie e mio cognato vennero da Bari in treno, uno gioia provata solo in un altro spareggio, con la Reggina». Ecco "er principe": «La foto del gol l'ho messa in cornice - dice
Fabrizio Perrotti
, 46 anni, allenatore dell'Arzachena - è stato il giorno più bello della mia carriera. Il Como era fortissimo, grandi nomi, che impresa!». «Ci sono immagini su Youtube - avverte
Francesco Frascella
, 44 anni, oggi allenatore delle giovanili del Pavia - io ricordo il mio ingresso al posto di Pippo, venivo da una operazione al ginocchio. Venezia e Mestre nel mio cuore per sempre». «E' tremendo giocarsi una stagione in una partita - parole di
Alessandro Bertoni
, 44 anni, tecnico dello staff di Cuoghi - io ci sono riuscito con il Venezia e con il Messina, contro il Catania. Mi sembra ieri...». «Io nel Como avevo giocato in serie A, ero un ex - racconta
Renzo Gobbo
, 50 anni, allenatore - sono stato fortunato a poterla giocare, ci sono tanti giocatori bravi che non vivono momenti come quello».
Pippo Filippini
ci scherza su: «Sono passati 20 anni? Incredibile, pare ieri. Ma la prima grande vittoria non si scorda mai».
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