David Sassarini: «La ferita per l’esonero è ancora aperta»

MESTRE. «La ferita è ancora aperta. Negli ultimi 5 anni avevo iniziato e chiuso la stagione con risultati positivi. Ci sarei riuscito anche al Venezia. Mi sarebbe piaciuto completare anche questo percorso e arrivare in Lega Pro. Vorrà dire che ci arriverò con un anno di ritardo».
David Sassarini, esonerato dal Venezia il 17 gennaio quando era primo in classifica con 44 punti in 19 partite, sta trascorrendo qualche giorno di vacanza in Versilia, a Viareggio. Ha avuto tanti contatti con squadre di 1^ e 2^ Divisione, ma anche di serie D, al momento è in lista d’attesa. «La promozione con il Venezia mi avrebbe spalancato le porte per allenare anche tra i professionisti, ritornando forzatamente a casa questa chance non ce l’ho e per pochi punti sono rimasto fuori dal corso di Coverciano».
A Viareggio può incrociare il direttore generale Oreste Cinquini per strada. «Il rapporto con il direttore è rimasto come prima. Non provo alcun rancore, ci siamo sentiti e continueremo a farlo. Il mio esonero ha avuto una dinamica che è andata al di là della sua volontà. Resterò nella storia del Venezia come l’allenatore con la media punti più alta».
Alla fine, per il Venezia, è arrivata la promozione in Lega Pro, poi anche lo scudetto. «Ho gioito anch’io, certamente», spiega David Sassarini, «credo che nell’ultima parte della stagione il Venezia sia ritornato a giocare come faceva con il sottoscritto con la difesa a quattro. So di essere rimasto nel cuore dei tifosi, ho provato i brividi a Gubbio, quando sono andato a vedere la finale e ho sentito il mio nome scandito dalla tifoseria».
Si va verso la Lega Pro unica. «Credo proprio di sì, ci stiamo avvicinando a un’estate complicata per tante squadre. Se accadrà così, si accentuerà però il divario tra le squadre che lotteranno per salire in B e tutte le altre. Ho visto tante partite nell’ultima stagione diPrima Divisione e le formazioni di vertice avevano uno spessore tecnico e tattico altissimi».
Il Venezia sta vivendo giorni di attesa, Cinquini vuole capire come si evolverà la situazione iscrizioni e agire di conseguenza. «Fa bene, proprio per quanto detto prima. Se il Venezia si ritroverà in una Lega Pro unica e vorrà disputare un campionato di vertice, dovrà attrezzarsi di conseguenza con giocatori di categoria, per evitare brutte figure». (m.c.)
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia