Con “Progetto Giovani Leoni” basi nuove per il calcio dei ragazzi

MESTRE. «Tutti sognano la serie A, ma l’orgoglio più grande è difendere i colori della propria città», parole di Mattia Collauto. Datate nel 2004, quando il Capitano approdò per la prima volta in...
Colucci Interpress/M.Tagliapietra Venezia 02.08.2012.- Presentazione A.S.D. Laguna Venezia 2011. Il Presidenten Luca Castagna. Hotel Papadopoli.
Colucci Interpress/M.Tagliapietra Venezia 02.08.2012.- Presentazione A.S.D. Laguna Venezia 2011. Il Presidenten Luca Castagna. Hotel Papadopoli.

MESTRE. «Tutti sognano la serie A, ma l’orgoglio più grande è difendere i colori della propria città», parole di Mattia Collauto. Datate nel 2004, quando il Capitano approdò per la prima volta in arancioneroverde, lui che da veneziano mai aveva indossato la maglia del Venezia. Questa frase domina nella brochure di presentazione dell’ambizioso progetto di ristrutturazione del settore giovanile arancioneroverde, lanciato da un imprenditore veneziano, Luca Castagna, presidente del Laguna Venezia, “sposato” dal presidente Yuri Korablin, e presentato ieri nella nuova sede del Fbc Unione Venezia in via Torino.

Se Luca Castagna investirà denaro, tempo e passione in questo nuovo progetto, denominato “Giovani Leoni” con sottotitolo “Rappresentiamo ciò che sogniamo di essere”, Mattia Collauto sarà il nuovo responsabile del settore giovanile dal primo luglio. Presenti gli assessori Panciera e Ferrazzi in rappresentanza di Ca’ Farsetti, il presidente regionale della Figc, Giuseppe Ruzza, e Alessandro Piovesan, l’ex centrocampista, adesso dirigente di Banca Mediolanum che ha abbracciato il progetto.

“È un momento importante» ha esordito il direttore sportivo Andrea Gazzoli, «in quasi due anni abbiamo cercato di dare una struttura aziendale alla società, confrontandoci sempre con il presidente, a volte con vedute differenti, ma ha sempre condiviso la mia programmazione. Questo è un altro tassello importante».

Luca Castagna ha poi tratteggiato gli obiettivi del nuovo progetto. «Il nostro progetto punta a valorizzare il giovane calciatore a 360 gradi avendo come punti fondamentali l’etica con regole ben precise, l’aspetto psicologico e medico, la formazione scolastica e quella tecnica. Punteremo a un rapporto di collaborazione sempre più stretto con la scuola e puntiamo ad allestire uno staff tecnico di alto livello».

Il futuro parte anche dagli impianti, un punto chiave, fondamentale perchè qualsiasi progetto non rimanga lettera morta. Occhi puntati dunque sul centro di via Cavergnaghi. «Investimenti sul Taliercio? Certamente, ne faremo. Saranno realizzati due nuovi campi perfettamente autonomi. E questo è già un altro passo importante».

La Marco Polo per anni è stata la società satellite del Fbc Unione Venezia seguendo i calciatori più piccoli. La storia continua. «Sì, c’è stato solo un cambio di denominazione» precisa ancora Luca Castagna, «adesso si chiamerà Venezia Soccer Academy e Marco Funes continuerà a seguirla».

Emozionato, Mattia Collauto, che da tempo sta programmando la prossima stagione. Lui, uomo simbolo del calcio veneziano si lascia andare ad una sorta di confessione, ennesima dichiarazione d’amore per la città. «Mi son preso due anni di aspettativa per studiare dopo aver smesso. Venezia è una città unica» parole del capitano «il Venezia una società blasonata che deve puntare anche a un grande settore giovanile. Il mio sogno è l’Atletico Bilbao, tutti giocatori del posto. So che è quasi impossibile, però questa area ha grandi potenzialità». (m.c.)

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