Colpo Renault, Twingo indietro tutta

Debutta la terza generazione della citycar Renault con trazione e motore posteriore. Ecco i vantaggi
Di Daniele P.m. Pellegrini

Nuova che più nuova non si può, la terza generazione della Twingo rivoluziona l’immagine del modello originale e propone un’interpretazione inedita della citycar del terzo millennio, con la precisa volontà di differenziarsi e di sorprendere. L’idea Renault questa volta è una piccola (lunga tre metri e sessanta) a cinque porte con quattro posti, e fin qui nulla di sorprendente, ma diversamente dalle precedenti e da tutta la concorrenza l’impostazione tecnica è rivoluzionata con il motore (e ovviamente la trazione) posteriore; proprio come le utilitarie degli anni Sessanta.

Ma la nuova vettura non è affatto un’operazione nostalgia ma più in concreto un’operazione coraggiosa nei confronti di una concorrenza sempre più agguerrita e con un riferimento preciso, la Fiat 500. Perché il successo si raggiunge soprattutto conquistando il cuore dei clienti e la ricerca di un look accattivante è una priorità per qualsiasi costruttore. Così la nuova Twingo, forte di una piattaforma realizzata in comune con Smart a salvaguardia dei costi e delle economie di scala, unisce un design simpatico e moderno a un’architettura che concede una notevole spaziosità interna e una posizione di guida particolarmente elevata per una vettura alta un metro e 55 centimetri.

Il trucco è nell’assenza del motore nella parte anteriore e il suo “confinamento” nella parte bassa al posteriore, al di sotto del piano di carico che risulta solo un po’ più alto rispetto alle vetture con motore e trazione anteriore; cose che autorizzano i tecnici Renault a vantarsi di aver ottenuto un abitacolo più lungo di 33 centimetri rispetto alla generazione precedente e la possibilità di ospitare all’interno oggetti fino a due metri e 31 di lunghezza. Dal punto di vista della guida invece la particolarità che colpisce di più è il notevole angolo di sterzata (anche questo dipendente dall’impostazione tecnica) che consente alla Twingo di girare su se stessa entro un cerchio di poco più di 8 metri e mezzo di diametro.

I motori sono due tre cilindri: un 900 aspirato con 70 Cv, accreditato di un consumo medio di 4,2 litri/100 km con il sistema Stop&Start, per 151 km/h di velocità massima e un 800 turbo con 90 Cv che spinge la Twingo fino a 165 km/h.

Non solo tecnica però, perché, secondo la moda corrente, nella strategia commerciale della nuova Twingo la personalizzazione ha un ruolo importante e influisce di conseguenza sui prezzi che sono a livello delle citycar un po’ sfiziose: le cinque versioni base, che vanno da 9.950 a 14.750 euro, si articolano in una serie di pack e possono essere differenziate anche esteticamente con le proposte Esterni Color e Interni Color che lasciano spazio ai gusti e alla fantasia.

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