Cavallino, l’allarme è tutto in difesa

Promozione. Preoccupa il 4-5 subito con il Conegliano. Boso: «Anche sfortunati»

CAVALLINO. Alla sagra del gol ci si diverte solo se si vince. Non è il caso del Cavallino. La pirotecnica sconfitta contro il Conegliano (4-5) con il quinto e decisivo gol subito oltre il 90’ ha confermato una volta di più i limiti della squadra allenata da Nicolo D’Este. Il cammino in Promozione non sarebbe neanche male visti i numeri che lì davanti fanno Zane e Cavarzeran (8 gol il primo, 6 il secondo) e l’attacco è il terzo migliore del girone. Quello che non funziona è la difesa che continua a beccare gol. «Siamo in difficoltà in questa categoria è inutile negarlo» riconosce il portiere capitano Fabio Boso, «la difesa fa fatica a ingranare perché non siamo mai riusciti a dare continuità ai quattro giocatori della linea arretrata. Da due domeniche ci manca Alessandro Iobbi, Francheschetto è rientrato dopo un mese e mezzo di infortunio. E contro il Conegliano si è fatto male anche Lazzarini. L’unico sempre presente è il centrale Niero che per le sue caratteristiche necessita di uno come Iobbi in grado di dare più velocità al reparto. Ci manca anche Fusinato che si è rotto il braccio in allenamento. Uno come lui è indispensabile davanti alla difesa».

Le sconfitte consecutive sono diventate tre. «Eravamo troppo abituati a rimanere nei primi posti in Prima categoria» prosegue Boso «non abbiamo ancora capito evidentemente che non serve sempre attaccare con foga. Contro Conegliano abbiamo perso in pieno recupero su autogol subendo una ripartenza. La sconfitta che più mi ha fatto arrabbiare è stata quella in casa con il Musile, affrontato con un atteggiamento molle. Negli spogliatoi ci siamo guardati negli occhi. Ma ci salveremo, tempo per migliorare ce n’è e le qualità ci sono tutte».

Thomas Maschietto

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