Causin-Marini, duo di lusso I Giants, uno squadrone

Basket Dnc. L’ex capitano granata racconta il suo esordio con il team di Rubini «È stato emozionante come la prima volta, mi mancava una partita ufficiale»
Di Michele Contessa

MARGHERA. Il ritorno del Capitano. Da leader, come sempre. Con una platea d’eccezione: da Bobo Prandin a Tommaso Maestrello, da Charlie Teso a Massimo Guerra, da Mario Guerrasio a Mauro Tegon. Un parterre di lusso per l’esordio di Alberto Causin con la maglia dei Giants Marghera contro la Servolana Trieste: 22 punti in 34’, top-scorer della serata e, tanto per non perdere d’abitudine, la tripla che ha aperto la sfida con i giuliani.

«È stato bellissimo ed emozionante», spiega l’ex capitano della Reyer Venezia, che ha accettato la proposta dei Giants in Divisione Nazionale C, «era da un pezzo che non giocavo una partita ufficiale e mi mancava. Non nascondo che, a quasi 37 anni, il giorno prima ho faticato ad addormentarmi. I compagni di squadra e coach Rubini sono stati grandiosi a mettermi nelle migliori condizioni per questo esordio». A fine maggio era ancora in serie A, al Palaverde, nei quarti di finale dei playoff tra Umana e Olimpia Milano, da domenica una nuova avventura. «Lo spirito è sempre lo stesso, la voglia di giocare, di aiutare i compagni, l’adrenalina della partita sono sempre gli stessi. Per quanto mi riguarda, posso giocare in Promozione o essere in serie A, non cambia niente. Al primo posto c’è sempre la professionalità, il modo preparare e di avvicinarsi alle partite». Dopo la separazione dalla Reyer, alla fine di cinque stagioni durante le quali è salito dalla B d’Eccellenza alla serie A, i contatti non andati a buon fine con Ostuni e Napoli, poi Alberto Causin aveva trovato ospitalità al PalaStefani. «Volevo tenermi in forma, in attesa di una chiamata, che non c’è stata. Rubini è un lusso per la Dnc, meriterebbe palcoscenici più luminosi. Dirigenti e giocatori dei Giants mi hanno fatto sentire subito uno della famiglia. Giocare con Marghera è anche ricambiare l’affetto trovato qua». Contratto fino al termine della stagione, ma con l’accordo di poterne uscire qualora arrivasse una chiamata da categoria superiore entro il 28 febbraio. «In questo momento non ci penso proprio, il mio unico obiettivo è preparare nel miglior modo possibile la partita di Conegliano». Ai Giants, Causin, ha riallacciato il feeling con Francesco Marini. «Mi veniva da ridere sentire qualcuno che diceva che ci sarebbero serviti due palloni, forse si dimenticano che io e Checco abbiamo giocato per tantissimi anni nelle giovanili della Reyer e siamo sempre andati d’accordo. Credo che il primo a essere contento del mio arrivo in squadra sia proprio Marini. Adesso potrà contare anche sui miei blocchi, oltre a quelli di Delle Monache, per liberarsi al tiro».

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