Carlo, un documentario amarcord Misericordia

Basket. Il comico (stavolta senza Giorgio) si lancia in una inchiesta-nostalgia. Presentazione ufficiale il 15 febbraio: «Il nostro cuore è in quella palestra»

VENEZIA. «Mi capita spesso di passare davanti alla Misericordia. E ogni volta provo emozioni indescrivibili. E mi dicevo che accanto a tante foto in bianconero, le immagini, che giravano, scarseggiavano. Così mi sono messo alla ricerca». È il passo iniziale di Carlo D’Alpaos, un passato da playmaker prima di costituire la coppia “Carlo&Giorgio”, ma anche grande tifoso della Reyer: quella ricerca, dopo mesi e mesi di lavoro, ha prodotto un “frutto” che sicuramente emozionerà chi lo vedrà, dubbi ce ne sono pochi visto il tam tam che si è diffuso, prima sui social network e poi tra calli e palasport. È nato un documentario. «Ho terminato di montarlo mercoledì, dura una mezzoretta, minuto più minuto meno. Già montare immagini e interviste è stato emozionante», il titolo è “La palestra più bella del mondo” con sottotitolo “Quando la Reyer giocava alla Misericordia”, realizzato appunto da Carlo D’Alpaos con le riprese di Paolo Zaniol e il montaggio curato da Stefano Codin. «Non sapevo come sarebbe stato accolto questo lavoro, ma il tam tam di questi giorni mi rende molto ottimista, mi fermano, mi chiedono. Bello».

L’anteprima del documentario è prevista per lunedì 15 febbraio (ore 20.15) all’IMG Cinemas in Piazzale Candiani e si potrà accedere solo attraverso biglietti-inviti. Questi potranno essere ritirati alle casse dell’IMG Cinemas a partire dal pomeriggio di lunedì primo febbraio (orario 16-22), ogni persona potrà richiederne al massimo quattro fino all’esaurimento dei posti disponibili. «Stiamo parlando di un luogo rimasto nel cuore di tanti veneziani, ma credo anche nella mente di chi ci veniva a giocare» spiega Carlo D’Alpaos, «è un posto magico, che non si trova da nessuna parte al mondo. E quel che è importante, è che c’è ancora, è lì. Accanto alle immagini, e non è stato semplice reperirle, ho pensato di aggiungere i ricordi di chi ha giocato o è entrato all’interno della Misericordia. O indossando la maglia della Reyer oppure arrivando da avversario. Ho sentito poco meno di trenta persone, non tutte compaiono nel promo anche per non togliere la suspence della visione».

Un minuto e 45” di anticipazioni già sono stati sufficienti per scatenare ricordi, curiosità e intererse, e il colpo d’autore di Carlo D’Alpaos è aver convinto Lorenzo Carraro, persona molto riservata, a commentare la sua esperienza alla Misericordia. «Siamo amici» ha minimizzato Carlo D’Alpaos, ma è riuscito in un’impresa fallita da tanti.Nel promo, oltre a Carraro, compaiono Manolo Guadagnino (“Spiegare a un non veneziano cos’è la palestra della Misericordia è un po’ difficile, servono le immagini”), Stefano Gorghetto, Dan Peterson, Dino Meneghin, Tonino Zorzi e Piero Ceron. Gli altri? Una sopresa, ma c’è tanta storia.

«Il sogno? Beh, intanto vediamo la risposta all’anteprima, poi è logico che mi piacerebbe fosse proiettato alla Misericordia».

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