Boom di praticanti nelle piscine «Merito di Federica Pellegrini»

NUOTO. la “divina” è un punto di riferimento per i club 

MESTRE. Una intera generazione di nuotatori veneziani sta crescendo con Federica Pellegrini quale punto di riferimento. Una campionessa unica, una icona dello sport mondiale che ha saputo fare da traino con il suo carisma e con i suoi risultati.

Ne hanno beneficiato le numerose società della provincia di Venezia, specie nella zona che proprio va da Venezia al Miranese. Michele Beato, storico presidente della Serenissima Nuoto, alla Gazzera, dove Federica Pellegrini si formò e divenne campionessa, osserva: «Federica è letteralmente entrata in un’altra orbita nel 2004 con le Olimpiadi di Atene, e poi l’effetto positivo sulla disciplina è proseguito per anni, con tanti bambini e bambine che hanno iniziato a nuotare ispirandosi a lei, o perché portati in piscina dai genitori che avevano visto le gare in televisione. Quindici anni fa è stato un autentico boom. È bello poi ancora oggi, quando Federica ci chiama e ci chiede di riservarle una corsia. Magari viene una volta al mese, si allena, e poi si presta volentieri a un selfie o a parlare con chi la piscina alla Gazzera normalmente la frequenta, ma senza immaginarsi di trovarsi di fronte proprio lei. Oggi come vanno le cose? Da qualche anno purtroppo pesa la crisi economica, e i genitori magari smettono di venire in piscina per poter iscrivere i figli. La realtà è questa».

Stefano Rossi, tecnico del Nuoto Venezia, società al lavoro a Mestre, conferma il ruolo importante avuto dalla “divina”. «Penso che tutti i giovani campioni che abbiamo in questo momento nella nostra squadra agonistica, tengano Federica Pellegrini quale riferimento. E abbiamo nuotatori di alto livello, anche quest’anno campioni italiani di staffetta. Ma poi da noi si allena pure la vice campionessa del mondo juniores, Giulia Salin, anche medaglia d’oro europea su 800 e 1500 metri. Abbiamo più di 70 atleti tra i 13 anni e la categoria assoluta. Quando ci sono le Olimpiadi, sistematicamente la gente scopre lo sport e si avvicina, ma la Pellegrini ha avuto un effetto traino incredibile per tutto il nuoto italiano, non solo a Venezia e Mestre. È l’unica atleta italiana che ha una visibilità mondiale del genere, e questa cosa ha fatto benissimo al nostro nuoto in questi anni. Lo vedo anche quando, con i miei ragazzi, vado ai campionati assoluti e la troviamo. Tutti sperano d’incontrarla e poterci parlare. È una leggenda come Coppi e Bartali, anche se è ancora in attività. La conosco da quando aveva 12 anni, e se continua a vincere un motivo c’è». —

S. B.

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