Veneziano dell’anno è Marco Balich: da Torino 2006 ai Mondiali in Qatar, strabilia il mondo con i suoi show tecno-emozionali

L’Associazione Settemari ha scelto per la 42ma edizione del suo premio il creativo e manager che ha firmato 35 eventi sportivi globali, l’Albero della vita di Expo Milano e il lancio delle Olimpiadi Milano-Cortina facendo parlare Zaia in cinese. Numeri eccezionali: il suo Balich Wonder Studio ha fatturato nel 2022 300 milioni con 140 dipendenti

Roberta De Rossi

«Dovunque vado nel mondo dico sono di Venezia, anche se vivo a Milano: sono molto orgoglioso di essere veneziano. Questa città mi ha insegnato la bellezza, l’umanità, porta cultura: qui ci si incontra, ci si saluta. Una città dove l’evento principale non è l’apertura di una discoteca, ma l’inaugurazione della Biennale. Siamo fortunati essere parte di tutto questo.

Ho promesso all’associazione Settemari che ora imparerò a vogare, lo devo fare!».

Marco Balich, classe 1961, quattro figli è il 42mo “Veneziano dell’anno”, il riconoscimento attribuito dall’Associazione Settemari ai veneziani e alle veneziane che hanno portato la città el mondo. Nel caso di Balich: “Per aver illuminato con geniale fantasia vent’anni dei più prestigiosi eventi sportivi – dalle Olimpiadi e Paralimpiadi all’ultimo Mondiale di calcio – contribuendo a diffondere in tutto il mondo il nome e il prestigio della nostra città”, come recita la motivazione del riconoscimento, che gli è stato consegnato alle Sale Apollinee della Fenice.

Marco Balich, veneziano dell'anno, ecco chi è il mago dei grandi eventi: dalle Olimpiadi ai Mondiali in Qatar

Creativo e organizzatore di eventi di impatto mondiale, tecnologici e poetici allo stesso tempo.

Chi sia Marco Balich lo racconta bene l’amico di una vita Giovanni Bovio.

«Marco organizza eventi, è designer, è manager, ma si occupa anche degli aspetti emozionali dei suoi show. E' un creatore di eventi e di emozioni. Dalle Olimpiadi di Torino 2006, il suo primo grande evento, quando convinse Pavarotti a cantare “Nessun dorma”. Marco ha il dono di non perdere mai la calma e la tranquillità, riesce a guardare alle cose per quel che sono: 10 minuti alle olimpiadi di Rio si accende la fiamma olimpica e manca la corrente. Si è inventato un mestiere ma lo ha fatto molto bene: oltre 300 milioni di euro di fatturato 2020-2022, 140 dipendenti e  sedi a Milano, Dubai e Riad,  contatti dal Messico al Vietnam. I suoi spettacoli sono mondiali: ultimo Tokyo 2020 o Mondiali Qatar 2022. Ha il record di 14 edizioni olimpiche. Sua l’idea dell’albero della Vita per l’Expo 2015 di Milano.  Marco ha aperto la strada a molti altri creativi».

Per l’evento di lancio delle Olimpiadi Milano-Cortina ha fatto parlare in cinese anche il presidente Luca Zaia.

Marco Balich: "Se Venezia chiama, io sono qui"

Un rapporto di amore totale, ma non sempre facile quello di Balich con Venezia.

«Se Venezia avesse bisogno di me, ci sono, nonostante momenti non sempre non felici...colpa anche mia – ma anche gioia – se c’è stato il concerto dei Pink Floyd a Venezia: evento pazzesco, complicato, in una città non pronta», racconta lo stesso Marco Balich, «poi il sindaco Cacciari mi chiamò e facemmo il Capodanno del bacio...che fu poi eliminato non capisco perché: era una idea fortunata,  tutti “limonavano” a mezzanotte invece tirarsi bottiglie. E un Carnevale che porto nel cuore. Spero che Venezia  continui produrre cultura e bellezza, perché questo è il suo destino».

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