Tassa d’imbarco all’aeroporto di Venezia, slitta l’introduzione. Il Tar rinvia la decisione al 24 maggio

Niente sospensiva per il ricorso presentato da Save contro il Comune. Ma per l’eventuale applicazione dell’extra costo di 2,50 euro a passeggero previsto dal 1° aprile bisognerà aspettare altri due mesi

L'aeroporto di Venezia: via libera alla tassa di imbarco
L'aeroporto di Venezia: via libera alla tassa di imbarco

Tassa di imbarco per i passeggeri in partenza dall’aeroporto Marco Polo di Venezia: nessuna sospensiva del Tar, ma sull’entrata in vigore della tassa di 2,50 euro a persona i giudici amministrativi si esprimeranno il 24 maggio. Per questo fino a quel momento la tassa non sarà fatta pagare ai viaggiatori in partenza. Doveva essere introdotta a partire dal 1° aprile.

Era convocata per oggi, mercoledì 22 marzo, l’udienza del Tar per deliberare in merito alla richiesta di sospensiva dell’introduzione della tassa di imbarco. Nel merito, Save s.p.a. aveva impugnato la delibera di approvazione del Bilancio del Comune di Venezia per gli anni 2023 – 2025, nella parte in cui il consiglio comunale ha istituito un’addizionale comunale sui diritti d’imbarco a partire dal 1° aprile 2023.

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L'aeroporto Marco Polo di Venezia

Il ricorso, con richiesta di sospensione cautelare della decisione, era rivolto nei confronti della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero dell’Interno, del Ministero dell’Economia e delle Finanze e, naturalmente, del Comune di Venezia.

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La presidenza del Tar, cogliendo l’importanza della materia affrontata, ha manifestato la volontà di fissare udienza di merito a breve.

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Le parti (SAVE, Comune di Venezia, ENAC, AICALF - Associazione fra le maggiori compagnie aeree low cost), proprio su invito della presidenza del Tar, hanno deciso di congelare fino all’udienza di merito del 24 maggio l’applicazione e riscossione dell’addizionale sui diritti d’imbarco deliberata dal Comune e contestata da Save e dalle compagnie aeree.

Solo all’esito del giudizio di merito sarà dunque possibile stabilire se l’addizionale è stata legittimamente introdotta dal Comune e da quale data sarà eventualmente esigibile.
 

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