Patrocinio negato a “Roma città aperta”, il centrosinistra all’attacco del sindaco di Marcon

Diventa un caso nazionale il “no” all’Anpi per la proiezione del capolavoro di Rossellini. Zanella (Alleanza Verdi e Sinistra): «Rozzezza». Zan (Pd): «Interrogherò il Governo». Scarpa (Pd): «Romanello allergico alla Resistenza»

Il sindaco di Marcon Matteo Romanello
Il sindaco di Marcon Matteo Romanello

«Apprendo che a Marcon, in provincia di Venezia, la giunta di destra nega all’Anpi nazionale il patrocinio per la proiezione di Roma Città Aperta, capolavoro di Rossellini. Il motivo sarebbe che il film non in linea con il programma culturale del mandato. Sono sconcertata dalla rozzezza di un mondo politico che pretende di rinverdire il fascismo.
Soprattutto perchè non ci riusciranno e si coprono di ridicolo». Lo afferma Luana Zanella, veneziana, capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera.

“Roma città aperta”, Marcon nega il patrocinio alla proiezione. «Non in linea con il programma di mandato»
Anna Magnani in una delle scene più note di “Roma città aperta”, capolavoro neorealista di Rossellini

«Il sindaco FdI di un Comune in provincia di Venezia nega patrocinio e sala al film “Roma Città Aperta”, uno dei capolavori di Rossellini? Nessuna sorpresa, sono fatti così». È il segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, a intervenire così sul caso nel Comune di Marcon. «Presenteremo un’interrogazione parlamentare
al ministro Sangiuliano per sapere cosa ne pensa, al ministro Piantedosi perchè il prefetto di Venezia si attivi nei
confronti di questo sindaco, e al ministro dell’Istruzione affinchè organizzi un apposito corso di studi storici per
amministratori locali», aggiunge il leader SI. «Perchè forse il sindaco di Marcon non sa ancora che i cattivi
erano e sono i nazisti, e i buoni erano quelli che combattevano per la libertà. Quella libertà che il sindaco maltratta ogni
giorno», conclude.

«Interrogherò il governo se ritiene ammissibile questa incompatibilità del capolavoro di Rossellini. Serve una condanna chiara». Così il deputato padovano del Pd Alessandro Zan.

«Il sindaco di Marcon Matteo Romanello  ne ha fatta un'altra delle sue: dopo aver negato l'intitolazione di una scuola alla partigiana Tina Anselmi, ora nega il patrocinio alla proiezione di "Roma città aperta”, uno dei capolavori della cinematografia italiana. Romanello deve avere una vera e propria allergia per tutto ciò che riguarda la Resistenza, grazie alla quale, lo ricordo, è nata l'Italia libera e democratica. Invito il sindaco a rivedere la decisione e a smetterla di usare ideologicamente le sue funzioni. Si metta sul serio a servizio della propria comunità, che non è fatta solo da quelli che condividono il suo stesso ristretto campo ideologico». Lo dichiara la deputata dem trevigiana Rachele Scarpa.

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia