Maria Elena Monego: «Io, che mi sentivo l'eterna seconda»

Felice di studiare, ma cammina a passo sicuro verso un sogno: la moda
MESTRE.
Maria Elena Monego: 17 anni e la fascia di Miss Veneto. Che effetto le fa?
«E’ una cosa fantastica. Non so dire se me l’aspettavo o no. Non è che durante la finale di Bibione stavo a lì a guardare le altre e a pensare secondo me vince questa o vince quella. Ognuna di noi è diversa, io sono così e ho fatto la mia gara. Poi c’è sempre un po’ di tensione, è uno spettacolo vero, gestito in modo professionale. Bisogna stare molto concentrate».


Neanche una lacrima, al trionfo. Soltanto uno dei suoi smaglianti sorrisi.
«Beh, era un bel momento, no? E poi io mi sentivo l’eterna seconda, tutti i concorsi che ho fatto, tutte le selezioni, sempre seconda. Ho dovuto camminare chilometri in passerella prima di arrivare a Mira, il 1º agosto, e diventare Miss Wella».


Eccolo lì, un bel crescendo con fuga finale. E’ un classico di quelle che poi vanno lontano. Lei dove arriverà?
«Per il momento a Salsomaggiore, dove spero di rappresentare bene la mia regione, e anche la mia città».


In diretta tv si dirà mestrina o veneziana?
«Sono mestrina, lo sono sempre stata. Ho sempre detto così, non credo che mi verrebbe da cambiare».


Molte cose, però, cambieranno. O intende seguire il consiglio di tante che l’hanno preceduta e che dicono: prendila come un gioco?
«Preferisco seguire il consiglio di Silvia Battisti, che cedendomi la sua fascia e la sua corona mi ha detto, preparati e cerca di essere forte perché lì c’è tanto e tanto da lavorare. So che mi aspettano giorni faticosi, ma sono talmente felice di essere già in finale da non sentirmi spaventata. Spero di vivere tutto questo nel migliore dei modi. Miss Italia è il sogno di tantissime ragazze, e io lo sto vivendo».


Non sembra spaventata.
«No, sono felice. La fatica non mi spaventa, e poi sono giovane. Io non potrei comunque prenderla come un gioco, non lo faccio mai: se mi impegno per qualcosa lo faccio seriamente, altrimenti nemmeno mi ci metto. Per questo mi dicono che sono più matura rispetto alla mia età, e io sento che un po’ è vero».


Andiamo sul classico. Misure.
«Sono alta 1.78 e peso 54 chili. Porto la taglia 40».


Scusi l’indiscrezione: porta una terza?
«E anche e anche».


«Una terza abbondante»
«Secondo me è più una quarta scarsa».


Almeno a Salso non l’accuseranno di essere anoressica, come è successo proprio l’anno scorso a Silvia.
«Tra me e l’anoressia non c’è proprio niente in comune: mangio tantissimo».


E cosa?
«Pasta e pizza ogni volta che posso, però sane, quelle che fa mia mamma. Io in cucina non so fare niente, ma so dare grandi soddisfazioni ai cuochi».


Per il resto, vita sana.
«Palestra, anche se d’inverno quando si studia il tempo non è molto. Ho praticato per molti anni il pattinaggio. Nuoto, ho fatto danza. Niente fumo, non lo sopporto. Qualche spritz, ma molto raramente, in piazza con gli amici».


Un altro grande classico: fidanzata?
«Non più. Una storia è finita, e non ne sta cominciando nessun’altra. Non adesso».


L’uomo dei suoi sogni suona alla sua porta. Lei apre e se lo trova davanti. Chi è?
«Johnny Depp».


E la sua miss preferita, tra quelle del passato?
«Silvia Battisti, per sempre: a parte che è di una bellezza veramente straordinaria, è lei che mi ha incoronata Miss Veneto e non la potrò mai dimenticare».


’ultimo dei super classici. Cosa pensa della chirurgia estetica?
«Mi sento un po’ troppo giovane per pormi il problema. In generale però penso che se deve diventare una mania fino a sfigurarsi è una cosa negativa; ma è invece positiva se aiuta una donna, o anche un uomo, a risolvere un problema che non fa vivere bene. Perché non migliorarsi, se c’è questa possibilità?».


Come ha conquistato la giuria?
«Non lo so, ma sono felice di esserci riuscita. Diciamo che io sono come appaio, non c’è niente di costruito. Non posso essere io a dirlo, mio papà dice che sono armoniosa, ma forse il suo parere non vale, è di parte».


Però è calzante. I suoi la sostengono molto in questo percorso.
«Sono meravigliosi. Io con loro sono sempre stata un po’ figlia unica, perché sono arrivata molto dopo mia sorella, che a sua volta è stata unica un po’ anche lei. E’ un rapporto speciale: si fidano di me e io mi affido a loro, mi accompagnano ovunque».


E però lei va in quarta liceo, quest’anno. Troppe distrazioni non sono pericolose?
«Non ho mai pensato di lasciare la scuola. Il mio primo obiettivo è il diploma, poi si vedrà. Però se penso al mio futuro, mi piacerebbe tanto lavorare nella moda. Ho fatto anche un corso di portamento».


Treviso e Padova hanno dato il maggior numero di Miss Veneto negli ultimi anni, e dopo l’elezione, prima della partenza per Salso, le miss sono sempre state ricevute in Comune dal loro sindaco e in alcuni casi anche in Regione. Le farebbe piacere se Cacciare la invitasse a Ca’ Farsetti?
«Sarebbe un grandissimo onore: sono veneta, e sono mestrina».


Come hanno vissuto i suoi amici e le sue amiche questa lunga corsa verso il titolo?
«Messaggini, messaggini, messaggini a tutte le ore. Sono tutti molto gentili, mi seguono e fanno il tifo a distanza, mi chiedono di tenerli informati e io lo faccio. Mi piace molto condividere questa avventura con le persone alle quali voglio bene».


I suoi difetti, perché ne avrà pure qualcuno.
«Sono distratta e disordinata».


Il suo lavoro, se le cose andranno come desidera, potrebbe portarla lontana da Mestre. Cosa le mancherebbe?
«Io ci sono nata, da papà mestrino e mamma padovana. Ci vivo bene».
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