Bano (Lega): «Stop alle prese in giro, fissare la data delle elezioni»

L’appello che apre un fronte interno nel Carroccio. Il sindaco di Noventa Padova si rivolge al presidente Zaia: «Senza quella non c’è nemmeno un candidato: questo è autolesionismo»

Enrico Ferro
Marcello Bano, sindaco di Noventa Padovana, fa parte del direttivo regionale della Lega
Marcello Bano, sindaco di Noventa Padovana, fa parte del direttivo regionale della Lega

«Marcello Bano è un militante appassionato ma è un grande rompicoglioni», ripeteva sempre Toni Da Re, quando gli si chiedeva dei tumulti interni alla Liga. E facendo fede a questa qualifica ora Marcello Bano dice ciò che tanti pensano ma che nessuno ha il coraggio di dire.

«Basta con questa attesa, convochiamo la data delle elezioni», dice senza timore il sindaco di Noventa Padovana. Ed è un buffetto a Luca Zaia, perché le elezioni regionali deve convocarle proprio il presidente che si appresta a chiudere un ciclo di 15 anni di amministrazione. «C’è tempo», ha risposto il governatore giusto la settimana scorsa, a margine di una conferenza stampa. Ma nel popolo leghista, e non solo, inizia a diffondersi l’idea che il Doge tenga in ostaggio questo ultimo appiglio a palazzo Balbi.

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«Io penso che questo tormentone del candidato del centrodestra stia stancando tutti», riprende Bano. «E il primo problema è la data delle elezioni: senza quella non si chiude nessuna trattativa, perché le trattative si chiudono quando non c’è più tempo di fare altro. Niente data, niente candidato. Questo danneggia solo il centrodestra».

Insomma, Marcello Bano dice senza mezzi termini che è giunto il momento di convocare le elezioni. «Questa situazione ora sta avvantaggiando il candidato di centrosinistra, che è entrato in campo» continua il leghista. «Loro sono già in campagna elettorale e noi non possiamo nemmeno discutere perché non vengono convocate le elezioni. Questo è il problema, un problema enorme. È una questione di rispetto verso i nostri elettori. Basta prese in giro. Loro vorrebbero sapere chi è il candidato del centrodestra. Penso sia ora di finirla».

Quella di Marcello Bano è sempre stata una voce critica all’interno della Lega. In passato non sono mancati i momenti di tensione con la segreteria federale di via Bellerio, quando Salvini ha iniziato a portare il partito in un’altra direzione rispetto a quella del sindacato del territorio. Ma dal congresso regionale in poi, con la vittoria solida di Alberto Stefani, Bano ha cambiato modalità. Innanzitutto ha accettato la vittoria di quello che inizialmente era considerato il fronte opposto e poi ha cominciato a lavorare per questa nuova stagione della Liga. La militanza prima di tutto, questa è la sua stella polare.

«Porterò in direttivo regionale questa istanza», rivela. «Ma non lo dico io, mi limito a fare il megafono dei cittadini. Sono loro che ce lo chiedono, stanchi di assistere questo teatrino che non fa bene a nessuno. La gente mi ferma per strada e mi dice: avete finito di litigare? Io comincio a essere in imbarazzo. Per questo non mi stanco di ripetere che il primo passo per mettere fine a questa situazione, è avere una data delle elezioni».

Il Consiglio di Stato ha stabilito che dovranno essere, al più tardi, il 23 novembre. «Stiamo perdendo il vantaggio tattico, siamo autolesionisti. Sottovalutando i candidati del centrosinistra abbiamo perso Padova, Verona e Vicenza. Per questo adesso bisogna agire con senso di responsabilità, fissando finalmente una data».

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