Arriva la laurea a porte chiuse
Niente più feste e festeggiamenti smodatiin onore dei neo-dottori. Questa la linea scelta dalle facoltà di Economia e Lettere dell'Università Ca' Foscari

MESTRE.
Lauree sì, ma senza esultanze smodate e disturbatrici della quiete pubblica e senza congiunti del neodottore all’evento. E’ la nuova linea “sobria” che - sia pure a macchia di leopardo, visto che vige per ora a Economia e Lettere, ma non a Scienze e Lingue che continuano come prima - si è data l’università di Ca’ Foscari.
Ma le proteste non mancano e se ne è avuto un saggio anche ieri nella sede di Marcorà-Malcanton, dove si celebrava una sessione di lauree di Filosofia e dove i parenti di alcuni dei laureandi hanno contestato l’esclusione dalla discussione delle tesi. Ogni Facoltà ha deciso di regolarsi come crede e in particolare Economia e Lettere hanno già scelto da mesi la linea della sordina ai festeggiamenti. La più oltranzista è stata Economia - dove, visto il numero degli iscritti, si registravano i festeggiamenti più rumorosi - che addirittura “laurea” i suoi studenti per i diplomi triennali solo per via telematica: il testo scritto viene inviato da parte del laureando e la comunicazione del voto giunge un paio di settimane più tardi e sempre via Internet.
Nessuna celebrazione pubblica. Lingue e Scienze continuano invece per ora come prima - con parenti ad assistere e celebrazione immediata della laurea - mentre Lettere e Filosofia ha scelto una via intermedia, come spiega il preside Filippo Maria Carinci. «Le lauree brevi vengono comunque celebrate, ma tutte insieme, al termine di ogni sessione, alla presenza anche dei congiunti - spiega il professor Carinci - come avverrà anche alla metà di marzo all’Auditorium di Santa Margherita per i neolaureati di questa tornata. Il motivo del cambiamento è duplice.
Da una parte non era più possibile andare avanti come prima, perché i festeggiamenti post-laurea per le triennali si stavano trasformando in un problema di ordine pubblico, con continue proteste per schiamazzi e a volte danneggiamenti. Inoltre si vuol far capire a studenti e famiglie, che la laurea triennale è un momento significativo, ma ha un valore limitato.
La vera laurea formativa, che denota un percorso di studi e di ricerca approfondito è quella magistrale, e non a caso per essa nulla è cambiato, in tutte le facoltà di Ca’ Foscari. Si continuerà a celebrare come prima, con presenza pubblica di parenti e amici e stretta di mano da parte dei professori per il neolaureato. Bisogna che anche le famiglie, senza demagogia, lo capiscano, perché così accade anche all’estero. Ma, almeno da noi, il momento celebrativo resta anche per la laurea triennale, solo concentrato in una sessione collettiva».
Cambiamenti però non graditi a molti neolaureati cafoscarini (e famiglie) che si sentono “dottori” anche al primo livello e in alcuni casi, come avvenuto ieri, protestano. Ma il nuovo corso, non c’è dubbio, è legato soprattutto alle esultanze post-laurea sopra le righe nei pressi dell’ateneo, a cui Ca’ Foscari vuol porre fine.
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