Da Vancouver all’Ecuador, il viaggio on the road dell’ex designer dell’Aprilia
Alberto Cappella, 65enne, sta facendo un tour delle Americhe in solitaria: al momento ha percorso 29mila chilometri, raccontando le tappe su Instagram

Che i noalesi avessero una certa predisposizione nei confronti dei motori, specie quelli montati su due ruote, complice la presenza sul territorio della casa motociclistica Aprilia non dovrebbe suscitare stupore.
Il fatto, invece, che un 65enne noalese fino al 2000, ora residente a Trebaseleghe, di origini marchigiane con trascorsi nel cuneese, ex designer proprio dell’Aprilia, abbia atteso il meritato pensionamento e la fine della pandemia per compiere in moto il tour delle Americhe da nord a sud, diventa una di quelle storie da raccontare.

Ed è proprio quello che sta compiendo da cinque mesi Alberto Cappella, il quale, appassionato di viaggi sulle due ruote, lo scorso marzo ha imbarcato la sua GS Bmw in un container direzione Vancouver, dove l’avrebbe raggiunta in aereo per poi montare in sella e partire verso l’Alaska e scendere verso sud attraversando le tre Americhe, destinazione Terra del Fuoco.
Il viaggio
Un Tour totalmente in solitaria salvo per alcuni tratti, effettuati assieme a un’altra coppia di avventurieri con cui si è incrociato diversi giorni.
Nessuna programmazione, decide l’itinerario giorno per giorno, le notti le ha passate nella tenda che ha caricato a bordo, in Canada e negli Usa, mentre dal Messico in giù si è concesso qualche soggiorno in albergo.
Ora, Alberto si trova in Ecuador con ben 29mila km all'attivo. Un viaggio di certo non agevole, che gli ha anche procurato qualche grattacapo non di poco conto, come una caduta su una buca in Canada che gli ha procurato la rottura di alcune componenti del suo mezzo.
Alberto, però, non si è perso d’animo e grazie ai suoi familiari, la moglie Angela, la figlia Giulia e il compagno di lei Jacopo con i nipotini Milo ed Enea che lo hanno raggiunto con i pezzi di ricambio, il centauro è ripartito senza indugi.
Non soddisfatto di tutto ciò, gli è pure capitato di forare la gomma posteriore quattro volte nei posti più remoti e ha già fatto due tagliandi, il terzo è in programma.
L’incontro culturale
Altra particolarità, Alberto non parla una parola d’inglese o spagnolo, al massimo il francese ma la sua capacità di farsi intendere sta superando ogni ostacolo.
Pur non essendo per nulla social e limitando al minimo i contatti con l'esterno, posta quasi quotidianamente suggestive immagini del suo viaggio sul profilo instagram, in stile documentaristico, evitando pose o selfie.
Alberto racconta di avere sempre amato l’avventura. In gioventù, infatti, con moglie e cognata, sorelle che hanno sposato due fratelli, erano andati in vespa da Cuneo a Salisburgo per un raduno, l'Elefantentreffen e più recentemente aveva effettuato un tour del Marocco.
«Noi lo seguiamo a distanza nelle sue avventure» dice Giulia «e lo attendiamo di ritorno ad aprile 2025».
Per quella data, infatti, Alberto, raggiunto l’estremo sud dell’America Latina, risalirà fino a Montevideo dove imbarcherà la moto per poi salire a bordo di un volo che lo riporterà a casa.
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