Un anno con Peggy per continuare la sua lucida visione

Nel 40 esimo anniversario della morte della collezionista un calendario di eventi racconterà la sua vita straordinaria
2008 Peggy Guggenheim Collection Venice Sala Calder
2008 Peggy Guggenheim Collection Venice Sala Calder

Un intero anno sotto il segno di Peggy. Settant’anni fa, nell’autunno del 1949, Peggy Guggenheim acquistava Palazzo Venier dei Leoni, la “splendida dimora non finita” sul Canal Grande, e qui organizzava la prima mostra di scultura contemporanea, aprendo per la prima volta le porte al pubblico. Da allora fece di Venezia la sua città, dopo Parigi, Londra e New York, fino alla sua scomparsa, il 23 dicembre del 1979, esattamente 40 anni fa.

1949 - 1979, due date cruciali che hanno segnato non solo la storia del museo, ma la storia dell’arte del XX secolo. Due momenti che per tutto il 2019 la Collezione Peggy Guggenheim ricorda con un’articolata serie di attività gratuite aperte al pubblico, che si svolgeranno dentro e fuori il museo, volte ad attualizzare l’insegnamento coraggioso quanto dirompente di Peggy Guggenheim. “La continuità di una visione” è il titolo dei Public Programs realizzati con il sostegno della Fondazione Araldi Guinetti, Vaduz. Il programma è interamente disponibile sul sito del museo nella sezione dedicata.

2008 Peggy Guggenheim Collection Venice Sala Calder
2008 Peggy Guggenheim Collection Venice Sala Calder


È lunga la lista di attività, eventi, conferenze, workshop, approfondimenti nel segno di Peggy che dal 1949 apre la propria casa al pubblico avvicinandolo alla conoscenza di una delle più importanti collezioni d’arte del Novecento.

Il museo presenta una serie di iniziative partecipative per “Ricordare Peggy”, volte a stimolare la memoria collettiva della comunità locale per ricostruire la figura della collezionista e della Venezia dell’epoca attraverso voci e ricordi della città. Il museo raccoglierà, attraverso una serie di video interviste, le voci di chi l’ha conosciuta, di chi ha potuto incontrarla o frequentarla nel corso dei suoi 30 anni in laguna.

Saranno invece personalità illustri, veneziane e non, a incontrare i visitatori a Palazzo Venier dei Leoni dando voce al contesto sociale e al fermento culturale cittadino, dal dopoguerra fino al 1979. In occasione di questi appuntamenti i residenti dei 44 comuni della Città Metropolitana potranno entrare gratuitamente in museo. E a chi la ricorda, o da lei si è fatto ispirare, chiediamo di “scrivere a Peggy”, per condividere la propria testimonianza con una lettera, indirizzata alla Collezione. Saranno queste memorie, insieme a stralci tratti dall’autobiografia “Una vita per l’arte” (Rizzoli Editori, Milano 1998) testo che farà da fil rouge a diverse attività in programma, a comporre sul sito del museo una mappa interattiva che ricostruirà e farà rivivere la Venezia dell’epoca.

Sulle sue orme sarà possibile incontrare alcune filantrope e collezioniste. Le Visionarie è il ciclo di appuntamenti che si terranno all’Istituto Veneto di Scienze, Lettere e Arti e che prenderanno il via l’8 aprile alle 18 con Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, presidente dell’omonima Fondazione torinese.

Una volta in museo ci sarà la sezione “Approfondire Peggy” che racconta nella sua autobiografia le vicissitudini personali e l’ambiente culturale europeo e americano del secolo scorso. Ogni giorno una serie di presentazioni gratuite incluse nel biglietto d’ingresso al museo ripercorreranno alcuni passaggi del libro.

E ancora “Doppio senso”, percorsi tattili alla Collezione Peggy Guggenheim, il programma di accessibilità rivolto alle persone non vedenti. E infine il progetto “Point of View” che vedrà coinvolti i canali social del museo attraverso l’hashtag #MyPeggyGuggenheimCollection. —
 

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia