Nella terrazza amata da Picasso e Rodin

«InParadiso» è la culla dei giovani talenti
Un’opera di Melissa Franklin e la terrazza di «InParadiso»
Un’opera di Melissa Franklin e la terrazza di «InParadiso»
 Lo conoscono tutti perché si trova a un passo dai Giardini della Biennale. In molti, passando di là e vedendolo sempre pieno di gente che sale e scende i gradini con lo spritz in mano, si chiede che cosa sia: un bar, un ristorante, un locale dove si fanno delle feste? Tutto questo lo è sempre stato, dai tempi in cui Klimt, Kandinsky, Picasso, Rodin e Warhol sceglievano il ristorante «Paradiso» per le loro pause intellettuali fra un'ispirazione e l'altra. Sceglievano bene: una terrazza fronte laguna così elegante e generosa di tramonti sul bacino di San Marco è cosa rara. E anche oggi fa rimanere a bocca aperta chiunque la scopra dopo aver percorso, al piano terra, due grandi sale espositive tappezzate di opere inedite di talenti spesso sconosciuti e, in molti casi, sorprendenti.  Sorprendenti perché, prima di diventare oggetti da allestimento, colpiscono, per la loro originalità, l'associazione culturale «Concilio Europeo dell'Arte» (diretta da Marina Bertoldini) che, dal 2007, affianca al ristorante dei Giardini, lo spazio espositivo «InParadiso», trampolino di lancio per molti giovani artisti.  E fare un salto a «InParadiso» in questi giorni è un'ottima idea. L'associazione ha infatti appena inaugurato la mostra di una giovane artista inglese di Warwickshire: Melissa Franklin, classe 1984, da anni residente a Firenze. Un'artista che difficilmente passa inosservata ai romantici e agli amanti della tranquillità. Dipinge volti di amici o di persone comuni che, pur avendo tratti tutt'altro che anonimi, appaiono subito familiari.  Nei luoghi che ritrae - dalle spiagge, agli angoli di città ai paesaggi intimisti - fa venire voglia di entrare nelle sue tele per farsi circondare da quei colori caldi e realisticamente onirici che sanno di casa. Anche se i suoi luoghi del cuore - l'Italia, l'Inghilterra, il Venezuela - possono non essere gli stessi dello spettatore.  A «In Paradiso», il «Concilio Europeo dell'Arte» ospita le opere di Melissa Franklin fino al 20 maggio e la sua mostra si intitola: «Primavera senza tempo» che, tecnicamente, si traduce in ventitré opere presentate in esclusiva, venti pezzi a olio e tre disegni a punta d'argento. Ai paesaggi fanno compagnia le nature morte e l'analisi introspettiva che pervade i suoi personaggi ritratti, sospesi in una solitudine perfetta, studiati a lungo nei gesti quotidiani, fino a ottenere quella profondità espressiva che costringe lo spettatore a uno scambio di sguardi con il soggetto.

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