I Vorticisti, l'arte da conoscere

Artisti ribelli di Londra e New York un secolo fa
Senza titolo Acquerello di Dorothy Shakespear
Senza titolo Acquerello di Dorothy Shakespear
 Vernice venerdì 28, e apertura al pubblico da sabato 29 gennaio: arriva alla Collezione Peggy Guggenheim l'attesa mostra «I Vorticisti: artisti ribelli a Londra e New York, 1914 - 1918», a cura di Mark Antliff e Vivien Greene.  Dopo essere stata ospitata al Nasher Museum of Art della Duke University, Durham, NC, USA, arriva per la prima volta in Italia un'esposizione interamente dedicata al Vorticismo, il più originale e radicale contributo inglese alle avanguardie artistiche nate in Europa negli anni che hanno preceduto e accompagnato la prima guerra mondiale. Con la sua distintiva astrazione figurativa, il Vorticismo fu la risposta anglo-americana, che arrivava da Londra, al Cubismo francese e al Futurismo italiano.  Guidato dal poeta Ezra Pound e dall'artista scrittore Wyndham Lewis, e sostenuto dalle filosofie estetiche di pensatori come T.E. Hulme, il Vorticismo germogliò tra il 1913 e il 1917. La guerra, così come le differenze personali e di pensiero, portarono i membri del gruppo ad allontanarsi e, dopo il 1918, il movimento a scemare.  In mostra, un centinaio di opere tra quadri, sculture, opere su carta, fotografie e stampe. Dopo la Collezione Peggy Guggenheim, dove rimarrà aperta fino al 15 maggio (si visita tutti i giorni, tranne il martedì, dalle 10 alle 18), la mostra terminerà il proprio percorso al Tate Britain di Londra, dove sarà visibile dal 14 giugno al 4 settembre.  Per avvicinare il pubblico a un'avanguardia ancora poco conosciuta nel nostro Paese, sabato 29 gennaio si terrà a Venezia, presso l'Auditorium Santa Margherita, il simposio «I Vorticisti», a cui prenderanno parte nove docenti e ricercatori di fama internazionale per presentare in modo ampio e approfondito artisti e pensatori che contribuirono al movimento.  Tra i partecipanti anche Richard Cork, rinomato critico d'arte, storico, giornalista e curatore inglese, autore di un innovativo studio sul Vorticismo, «Vorticism and Abstract Art in the First Machine Age» (1976), considerato una sorta di bibbia del movimento, vincitore del John Llewelyn Rhys Prize.  Con questa mostra la Collezione Guggenheim apre la stagione 2011, che la vedrà protagonista anche nei prossimi mesi con numerose esposizioni.

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