Cera e Quadri, tempo di conferme
Tre cappelli a Campagna Lupia e Venezia. La novità del Vecio Fritolin

Pivato Venezia 26.05.2011.- Presentazione ristorante Quadri. Nella foto Silvio Giavedoni (Chef).- Interpress Pivato Venezia 26.05.2011.- Presentazione ristorante Quadri. Nella foto da sx Silvio Giavedoni (Chef), Raffaele Alajmo (titolare).- Interpress
VENEZIA. Trentasei cappelli, uno in più di Vicenza e provincia. Venezia è di gran lunga con la città di Palladio meta designata dei gourmet secondo la guida dell’Espresso. Tre cappelli: Antica Osteria Cera a Campagna Lupia e Gran Caffè e Ristorante Quadri confermano il risultato dello scorso anno. È il massimo punteggio per quanto riguarda i ristoranti della provincia di Venezia. Due imprese di famiglia, due altissime conferme. Perché se Cera è uno dei ristoranti “a tutto pesce” più importanti d’Italia, vale quei tre cappelli, secondo i critici della guida, perché l’ “anima e la bravura che Lionello Cera e la sua famiglia pongono quotidianamente nel loro ristorante... è palpabile in ogni dettaglio...”. Mentre il Quadri, ispirato nel menu da Massimiliano Alajmo e con un bravissimo Silvio Giavedoni in cucina, “... è come Piazza San Marco: imprescindibile per capire Venezia...”. E per i fratelli Alajmo - Raffaele ne è l’organizzatore - si aggiunge anche il cappello conquistato da Amo, il caffé-ristorante del T Fondaco.
Seguono con due cappelli quattro locali: l’Oro dell’hotel Cipriani, dove regna l’estro di Davide Bisetto, il Dopolavoro del JW Marriott (menu griffato Giancarlo Perbellini, ma in cucina c’è il giovane Federico Belluco), Venissa a Mazzorbo dove il menu è creato da Francesco Brutto, premiato come giovane dell’anno dalla Guida, mentre ai fornelli Chiara Pavan ne mette in pratica le idee, e il Ridotto, dove la passione di Gianni Bonaccorsi e Ivano Mestriner, coppia ormai collaudata, “dove si incrociano piatti eleganti in cui sapori, aromi e consistenze sono calibrati alla perfezione”. Non poteva mancare nell’elenco dei premiati La Mascareta, dove regna l’impareggiabile Mauro Lorenzon, riconosciuta con il premio Vite Colte come enoteca dell’anno.
In città e in provincia ci sono tre novità. La prima è che il Vecio Fritolin, grazie alla paròna Irina Freguia e allo chef Pierluigi Lovisa, conquista il suo primo cappello con “piatti... ben presentati e una buona dose di creatività mai spinta all’eccesso”, la seconda è il cappello nuovo fiammante al ristorante Il Glam del Palazzo Venart, menu griffato da Enrico Bartolini. Mentre a San Michele al Tagliamento Al Cjasal fa il suo ingresso fra i migliori grazie a tre giovani cuochi, con “la ricetta vincente di una cucina che esprime tecnica e passione ben calibrate in chiave moderna”. Seguono con un cappello: Aman Venice - Arva, Met, Monaco & Gran Canal, Osteria Santa Marina, Local, l’Antinoo’s del Centurion Palace a Venezia. In provincia, sulle stesse posizioni, Da Omar a Jesolo, Do Campanili a Treporti e San Martino a Scorzè. Segnalati come novità Da Guido a Jesolo, Bistrot de Venise e Co Vino a Venezia.
Francesco Lazzarini
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