Ztl di Mestre, sono 70 mila le multe in un anno agli automobilisti

MESTRE. Dopo gli autovelox sul ponte della Libertà, sono le telecamere delle zone a traffico limitato del centro di Mestre e delle corsie riservate ai mezzi pubblici, come via Colombo e via Olivi, a registrare il maggior numero di sanzioni al Codice della strada rilevate dalla Polizia municipale in terraferma. Dal bilancio 2013 del corpo, presentato pochi giorni fa, emerge, infatti, come il maggior numero di violazioni riguardi proprio Mestre.
Se 73.309 sono le violazioni per superamento dei limiti di velocità rilevati dagli autovelox del ponte della Libertà, subito dopo ci sono le 70.265 violazioni per il transito non autorizzato nelle zone a traffico limitato di Mestre. Zone sorvegliate da telecamere, 24 ore su 24, (caso unico in Italia) che il Comune ha deciso, dopo l’esperimento di Natale, di tornare a sospendere nei fine settimana fino al 17 marzo prossimo. Provvedimento varato il 10 gennaio scorso dalla giunta Orsoni, su proposta dell’assessore Ugo Bergamo ma di cui per giorni non si è saputo più nulla. Ora sono state pubblicate sia la delibera, che istituisce la sospensione, dalle 20 del venerdì sera alle 3 del mattino del lunedì, sia la ordinanza che autorizza Asm ad installare i cartelli di avviso per gli automobilisti. Insomma, si torna a sospendere la sera le telecamere, la cui utilità resta al centro di contestazioni anche da parte delle categorie economiche.
L’ordinanza prevede che i cartelli indichino gli orari in cui le telecamere sono accese: dalle 3 del mattino del lunedì fino alle 20 del venerdì e conferma i divieti di accesso alle zone pedonali o alle zone riservate al trasporto pubblico (come via Colombo e via Olivi) e corsie preferenziali. Per dieci giornate di sospensione serale, fino al 17 marzo, il Comune non incasserà, in sanzioni, 282.331 euro. Poca cosa, rispetto agli oltre 11 milioni e mezzo che Ca’ Farsetti ha incassato da gennaio a novembre 2013 dalle violazioni al Codice della strada. I verbali emessi in un anno dalla Polizia municipale sono 226. 405 per un incasso in sanzioni di 11 milioni 562 mila e 747 euro.
La metà, dice la legge, dovrà essere reinvestito dal Comune in interventi di controllo e miglioramento su viabilità e sicurezza. Mentre Comune e categorie economiche discutono di come rendere accessibile il centro di Mestre, con un tavolo per la rinascita commerciale, avviato l’altro ieri dal sindaco Orsoni con l’assessore Carla Rey, le difficoltà sono sotto gli occhi di tutti. Evidenziate, in certo qual modo, anche dal numero delle sanzioni. Alle oltre 70 mila violazioni accertate per i passaggi non consentiti in Ztl e corsie preferenziali (criticate spesso per la difficoltà di comprenderle) , si aggiungono 14.056 violazioni accertate dai velocar, dispositivi che multano chi passa agli incroci con il rosso.
I dispositivi sono posizionati a Campalto in via Orlanda, a Chirignago in via Miranese, davanti alla stazione di Mestre. E in rapporto alle polemiche che hanno scatenato, multano poco. Il velocar situato tra Corso del Popolo e via Torino, tolto per il via ai lavori della nuova rotatoria, verrà riposizionato in un altro incrocio mestrino, molto probabilmente quello tra viale Ancona e via Sansovino. E sono ben 47.952 le sanzioni per soste irregolari. Parcheggi irregolari o in doppia fila che dicono qualcosa anche della necessità di dotare il centro di Mestre di nuovi e accessibili parcheggi. Il sindaco Orsoni punta ad estendere la pedonalizzazione (in via San Pio X) ma ora pone l’urgenza non solo del parcheggio all’ex Umberto I ma anche di quello a ridosso di piazza XXVII Ottobre, che si attende invano da troppi anni.
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