Zingaretti a Mestre per i cento tavoli Pd «Siamo l’alternativa»

Ancora riserbo sul nome del candidato sindaco dei Dem Veleni sull’addio a Casson: «Fosse stato più presente...»



Bocche cucite sul candidato sindaco anche se la schiera di possibili nomi su cui puntare si è ridotta ad un terzetto. Alle primarie nessun accenno: ci si pensa dopo il referendum. Per Casson, che lascia la politica e si schiera pro autonomia un solo pensiero: «Se in questi anni fosse stato più presente in città avrebbe contribuito a costruire l’alternativa a Brugnaro».

Il Partito Democratico pensa ai contenuti per la sfida delle amministrative di maggio 2020. Trecento e cinquanta partecipanti, un terzo dei migliaio di iscritti al Pd Veneziano; una cinquantina di animatori; l’interesse dei circoli.

I cento tavoli del Partito Democratico di Venezia ingranano la marcia come laboratorio aperto al centrosinistra, alle associazioni e ai movimenti, per costruire il programma elettorale delle elezioni di maggio.

E riconquistare il governo di Venezia, «unica nella sua unità». Appuntamento domani, venerdì, dalle 17.30 alle 21 all’hotel Russott di San Giuliano in via Orlanda per declinare le parole chiave del programma elettorale. Dalle grandi navi all’emergenza turismo, dalla residenza al rilancio di Porto Marghera. A gruppi di otto, dieci persone per tavolo, simpatizzanti e iscritti del Partito Democratico sono chiamati ad indicare le parole fondamentali del programma del centrosinistra in vista della prossima sfida contro Luigi Brugnaro. «Il nostro è un appello alla partecipazione per costruire tutti assieme l’alternativa a Brugnaro. Perché noi lo siamo ma vogliamo aprirci agli altri», spiegano il segretario comunale Giorgio Dodi, quello metropolitano Valerio Favaron, i consiglieri comunali Monica Sambo ed Emanuele Rosteghin e il responsabile organizzativo Nicola Da Lio.

Ieri hanno confermato l’appuntamento con le conclusioni affidate al segretario nazionale Nicola Zingaretti. «In passato il dialogo con Roma non era facile, oggi invece va tutto per il meglio», ricorda Dodi. Sul fronte del dialogo con il centrosinistra veneziano il confronto «è aperto da mesi e riprenderà subito visto che noi abbiamo tardato per i cento tavoli», continua. Iniziativa che era partita nella diffidenza generale «ma che si è trasformato in un grande strumento di partecipazione», aggiunge Favaron. Campagna anche social per la chiamata alla partecipazione. —



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