Zincone nominata al Provveditorato Ma è già polemica pronti i primi ricorsi

Gli ingegneri esclusi vogliono a ricorrere al Tar. Da domani  le prove di sollevamento delle paratoie a Malamocco



Nuovo Provveditore a rischio ricorsi. Neanche il tempio di ufficializzare la nomina del nuovo responsabile dell’ex Magistrato alle Acque, che già si annunciano i primi ricorsi. Il ministro Paola De Micheli (Pd) ha indicato l’attuale vice Cinzia Zincone, 65 anni, laurea in Scienze politiche, lunga esperienza a palazzo Dieci Savi come responsabile amministrativa e vice degli ultimi tre presidenti. Che sono sempre stati ingegneri di prima fascia. A parte Domenico Cacopardo e Amedeo Liverani. Adesso la Zincone. Il ricorso, pronto anche se non ancora depositato al Tar, porta la firma di alcuni tra gli esclusi dei 31 candidati alla poltrona veneziana, scartati a favore della Zincone. Il via libera della Funzione pubblica sembra cosa fatta. E il Dpcm (Decreto della Presidenza del Consiglio) dovrebbe essere pubblicato nelle prossime ore. Ma il ricorso tira in ballo una sentenza della Corte dei Conti lombarda del 2017 e una djrettiva Anac che stabiliscono che gli incarichi di questo tipo «devono avere natura tecnica». Intanto ci sono ora due donne ai vertici della governance del Mose. Zincone e la commissaria Sblocca-cantieri Elisabetta Spitz, 56 anni, ex dirigente del Demanio ai tempi della cartolarizzazioni e già consulente del Consorzio Venezia Nuova per i progetti di rialzo di piazza San Marco e dei Tolentini. Quest’ultima a quanto pare resterà con il suo ufficio a Roma, come il terzo commissario, l’Avvocato dello Stato Vincenzo Nunziata. Avvistato l’altra sera alla Fenice nella cerimonia della riaperura. E firmatario, insieme agli altri due amministratori straordinari in carica, Giuseppe Fiengo e Francesco Ossola, dell’ultimi cronoprogramma sulle sperimentazioni del Mose, inviato al ministero alla vigilia del Comitatone.

La consegna dell’opera finita e collaudata è confermata per il 31 dicembre 2021.

In questi due anni si dovranno concludere i lavori di realizzazione degli impianti definitivi e della rete elettrica e di controllo. E avviare le prove del funzionamento anche in condizioni meteo marine avverse.

Fino ad oggi le prove delle paratoie sono state fatte in modo parziale, e comunque sempre in condizione di mare calmo. La prima alzata di tutte le paratoie di Malamocco è fissata per domani sera, lunedì, a partire dalle 20.30-. Un’ordinanza della Capitaneria blocca il transito delle navi e delle imbarcazioni fino alle 6.30 del mattino seguente. Altre prove sono previste, sempre in orario notturno per limitare la minimo la penalizzazione del traffico prtuale, anche giovedì 5 e giovedì 19 dicembre. Non sarà come qualcuno ha detto con enfasi «la prova definitiva». Perché altre sperimentazioni si susseguiranno, al ritmo di un paio al mese.

Fasi conclusive di un progetto che in ogni caso presenta ancora grossi problemi e criticità. Si tratta di ristabilire il flusso dei finanziamenti necessari alla fase di avviamento e alle opere complementari, come i lavori alle bocche diporto e per i restauri dell’Arsenale. E anche di decisioni in parte già tracciate. Come lo spostamento del centro della manutenzione del Mose dall’Arsenale a Marghera, chiesto dai comitati e dalla città e già deciso dal provveditore Linetti. —

A.V.





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