Zero a rischio piena, residenti infuriati
La protesta: «Agite subito o blocchiamo il Terraglio»

Il fiume Zero in piena a Mogliano durante i giorni della alluvione
MOGLIANO.
Protestano i residenti dopo la paura dei giorni scorsi a causa della minaccia di esondazione del fiume Zero. Gli abitanti di Via Rossi e Benetton denunciano la totale assenza di manutenzione del fiume nonostante i solleciti: «Le nostre petizioni non hanno ottenuto risposta. Chiediamo la pulizia degli argini e l'asporto rifiuti». Sono pronti a bloccare il Terraglio per farsi ascoltare. Lettere al sindaco, all'Ulss, al presidente del Consorzio di Bonifica Acque Risorgive, al Comando provinciale dei vigili del fuoco, lettere anche ai carabinieri. La prima datata 2007, l'ultima di pochi giorni fa dopo l'esondazione del fiume Zero che ha messo in allarme i residenti dei condomini di via Rossi e Benetton, in tutto 180 unità abitative. Lettere per denunciare la totale assenza di manutenzione degli argini dello Zero, la presenza di erbacce grosse come alberi che non vengono falciate da anni, immondizia e ramaglie che impediscono il normale defluire delle acque, addirittura un invasione di topi. Lettere e richieste dei residenti indirizzate agli enti competenti rimaste ad oggi inascoltate come denuncia l'amministratore di alcuni condomini della zona Raffaella Lo Bello: «Io e i residenti ci sentiamo presi per il naso: le persone che abitano in questa zona sono esasperate per l'immobilismo che tutti stanno dimostrando». Nei giorni scorsi, quando il maltempo aveva messo in ginocchio molti Comuni dell'hinterland, anche a Mogliano si era temuto il peggio a causa di un repentino aumento del livello del fiume Zero all'altezza dell'ansa artificiale denominata «Riva Fossa Storta»: un aumento impressionante dovuto, denunciano i residenti, al fatto che il tombotto di sfogo dell'ansa era ostruito rami, sfalci d'erba e immondizia. Una situazione questa che si trascina da tempo nonostante i continui solleciti e lamentele da parte dei residenti e dell'amministratore di condominio. «Nonostante le lettere inviate a tutti gli enti preposti per la sistemazione e la pulizia degli argini non è ancora stato fatto nulla - conclude l'amministratrice Lo Bello - i residenti contribuiscono alla manutenzione ordinaria del parco della zona come previsto dalla convenzione stipulata tra Comune e ditta lottizzante. Ma nessuno si occupa degli argini e della bonifica del fiume». «E' necessario procedere all'immediata pulizia del letto del canale e alla sistemazione degli argini - dichiara, un altro residente Emiliano Simonetto - abbiamo portato a conoscenza del problema tutti gli enti competenti: a questo punto li riterremo responsabili di quanto potrebbe accedere con conseguente risarcimento danni che si potrebbero verificare caso di allagamento delle abitazioni». E a mali estremi, estremi rimedi: blocco del Terraglio se l'immobilismo prosegue.
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