Zanetti sul Comune di Venezia «Il rischio default è reale»
Aveva previsto la grande crisi economico-finanziaria scoppiata nel 2008 annunciandone la fine nel 2016, come testimoniato nell’articolo “capitolazione” scritto l’1 ottobre di quell’anno e ancora presente nel suo sito (www.consiglidiborsa.it ). Ora intravvede un forte rischio default per il Comune di Venezia, dato il debito gravato di un interesse “composito” accumulato da Ca’ Farsetti.
Claudio Zanetti, 47enne mestrino, non è un veggente, o un astrologo. È, al contrario, un analista, un trader professionista formatosi alla Siat, Società italiana degli analisti tecnici. Ed è soprattutto uno studioso e un appassionato di matematica e numerologia (dal lungo computo Maya alla quantistica), tanto da analizzare i mercati azionari sotto il profilo ciclico e della ripetitività dei suoi movimenti. Proprio il rischio default del Comune di Venezia è emerso durante un seminario di approfondimento su “I cicli dell’economia - dai fasti del primo millennio alla bolla immobiliare fino alla crisi attuale. I cambiamenti sociali ed economici del Bel Paese”, organizzato sabato scorso dallo stesso Zanetti all’Istituto di cultura Laurentianum di piazza Ferretto.
«Come sostengo da sempre», spiega l’analista mestrino, «in generale qualsiasi debito gravato da un interesse composito è impagabile dal punto di vista matematico. Fatte le adeguate proporzioni, il Comune di Venezia si trova nella stessa situazione dello Stato italiano. Il rischio default è assolutamente reale e presente, e rappresenta comunque un fardello per la prossima amministrazione chiamata a guidare Venezia».
Al seminario, gratuito, i partecipanti hanno ricevuto in omaggio il saggio di Claudio Zanetti “Il quadrato del successo”. (g.cod.)
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