Volo Rio-Parigi, inchiesta in Francia

Angela De Oliveira e Enzo Canaletti
LIDO.
Airbus e Air France sono sotto inchiesta a Parigi accusate di omicidio colposo per il disastro aereo occorso nel 2009 ad un Airbus della compagnia area francese, scomparso in pieno Oceano Atlantico con 228 persone a bordo mentre volava sulla rotta Rio de Janeiro-Parigi. Tra i morti c'era anche una coppia di coniugi del Lido che rientrava da un periodo di volontariato in Brasile, il maresciallo 51enne dei Lagunari Enzo Canaletti e la moglie Angela Cristina de Oliveira Silva. Al Lido è rimasta la figlia Cristina che, per motivi di lavoro, non aveva seguito i genitori in Brasile e che ora è rimasta sola. Il pubblico ministero francese Sylvie Zimmerman ha messo nel registro degli indagati il capo di Air France, Pierre-Henri Gourgeon. Giovedì, la pm francese aveva aperto un fascicolo a carico del consorzio europeo Airbus, costruttore dell'aeromobile scomparso in mare. Lunedì prossimo saranno lanciate nuove operazioni di ricerca delle scatole nere dell'aereo. Fino ad ora sono stati ritrovati in mare solo una cinquantina di corpi, sulle 228 vittime, e il tre per cento della struttura dell'aereo. I risultati dell'indagine dell'Ufficio francese di inchiesta e analisi degli incidenti aerei (Bea) hanno portato ad individuare un guasto ai sensori di velocità Pitot al momento dell'incidente, che però non sarebbe il solo elemento all'origine del dramma. Gli esperti giudicano tuttavia che Air France sia intervenuta «troppo tardi» ed in modo «inefficace» nel sostituire i sensori una volta emersi i primi dubbi sulla loro affidabilità.
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