Vogalonga, ingorghi e polemiche e per il 2019 si studiano modifiche

«Ci sono stati dei disagi e ce ne scusiamo con i veneziani. Abbiamo convocato i rappresentanti delle società remiere e parleremo con il Comune per trovare miglioramenti per l’edizione prossima»....

«Ci sono stati dei disagi e ce ne scusiamo con i veneziani. Abbiamo convocato i rappresentanti delle società remiere e parleremo con il Comune per trovare miglioramenti per l’edizione prossima». Antonio Rosa Salva, presidente del comitato promotore della Vogalonga, è soddisfatto per la grande partecipazione. 2100 barche, 8000 vogatori, uno spettacolo davvero entusiasmante. Ma proprio la grande partecipazione, in particolare di stranieri, con kajak e fuori scalmo, ha provocato problemi. Il vento ha rallentato il ritorno, e all’imbocco del rio di Cannaregio ingorghi e proteste. Con gli equipaggi di voga veneta infuriati perché non riuscivano a passare. In qualche caso anche danneggiati dagli scalmi delle barche del canottaggio. Vogate da stranieri poco avvezzi alle manovre nei canali stretti.

Non bastava il grande lavoro dei volontari, della Capitaneria e dei vigili del fuoco con i sommozzatori in acqua per raddrizzare le prue e far «scorrere il traffico».

«Ci sono troppe barche del canottaggio, la Vogalonga sta perdendo il suo spirito originario», protestano i veneziani.

Domenica il ritardo di oltre un’ora ha causato anche il fermo dei vaporetti Actv in Canal Grande e delle circolari del Gira Città fino alle 16.20.

Difficile a qual punto far tornare indietro le barche a remi ritardatarie. I taxi intanto correvano regolarmente. Con qualche scaramuccia occorsa in Canal Grande tra gli equipaggi di ritorno dalla Punta della Dogana e i motoscafisti, ansiosi di riprendere a lavorare dopo una mattinata di fermo forzato.

Ma la formula della Vogalonga , 43 anni dopo, va rivista. Si studiano possibili varianti del percorso. E anche un blocco alle iscrizioni degli stranieri e delle barche «non tipiche». Un tempo erano la maggioranza, oggi sono soltanto 300 su 2000. Del resto anche i veneziani sono in minoranza, e qualche volta si fatica a mettere insieme un equipaggio. «Ma hanno lasciato fuori un sandolo di ragazzi veneziani», si arrabbia Roberto Busetto, campione del remo, «la Vogalonga dovrebbe essere prima di tutto una manifestazione veneziana. O non è più così?» (a.v.)

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