Vivaista in pensione scivola da un albero e muore il giorno dopo

Vittorio Favaro, 73 anni, è caduto dalla scala a 4 metri d’altezza La moglie: era cosciente, abbiamo chiamato l’ambulanza, non ci aspettavamo questa tragedia

SCORZÈ. Sugli alberi era salito con la sua scala chissà quante migliaia di volte, nella sua vita. Lo ha fatto per lavoro e adesso che era pensione, comunque lo faceva anche in casa per curare al meglio le piante. Ma lunedì, forse per una disattenzione fatale, è caduto in giardino e martedì il suo cuore ha smesso di battere all’ospedale di Mestre.

Questo il destino riservato a Vittorio Favaro, 73enne di Scorzè, nato e cresciuto in questo comune e molto conosciuto proprio per la sua professione tra i vivai, le piante e i fiori. «Un uomo di terra e di cielo»: così gli piaceva definirsi. La terra per il lavoro, il cielo per la sua grande fede.

Poco dopo le 13 di lunedì era nella sua casa di via Venezia a togliere i bruchi dalle piante. In zona c’era la moglie Lucia. Dopo essersi aiutato con una scala, a un certo punto Favaro ha perso l’equilibrio ed è scivolato da un’altezza di quattro metri: era cosciente, con qualche dolore ma non aveva battuto la testa. Voleva rialzarsi da solo ma la coniuge ha preferito chiamare un’ambulanza.

I sanitari lo hanno immobilizzato e trasferito al pronto soccorso di Mestre, dove però gli sono state riscontrate delle fratture alle costole, alle vertebre e dei danni alle arterie. Intubato, è stato trasferito in terapia intensiva, finché la mattina di martedì, attorno alle 8.30, è mancato per un arresto cardiaco. «Aveva trascorso la notte» racconta la moglie Lucia «e non pensavamo una tragedia simile. Quand’è caduto dall’albero parlava, temeva di essersi fratturato un femore. Poi ha iniziato a sudare freddo e ho chiesto l’intervento dei medici».

Ragioniere, aveva messo da parte il diploma per dedicarsi al vivaismo. «Era un uomo schivo» lo ricorda la moglie «ma soprattutto determinato e corretto con tutti. Sempre laborioso, disposto ad aiutare tutti senza mai tirarsi indietro. Era straordinario, semplice e di fede».

La famiglia Favaro è molto conosciuta a Scorzè; il figlio maggiore Lorenzo è un professore all’università di Padova nel dipartimento di Agronomia, mentre quello minore, Andrea, fa avvocato. Vittorio Favaro lascia anche sei nipoti. La data del funerale non è ancora stata comunicata. —



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