Vip in platea tra lusso e sobrietà

All’inaugurazione ci sono Panatta, la cantante Kabaivanska, politici, imprenditori e autorità
Interpress/Mazzega Morsego Venezia, 22.11.2014.- Teatro La Fenice "Simon Boccanegra".- Nella foto Zappalorto, Chiarot con Raina Kabaivanska
Interpress/Mazzega Morsego Venezia, 22.11.2014.- Teatro La Fenice "Simon Boccanegra".- Nella foto Zappalorto, Chiarot con Raina Kabaivanska

Parola d’ordine: il lusso c’è, ma non si deve vedere. O, almeno, ci si prova. Non fosse per il collier di diamanti sbarluccicante sul vestitino di pizzo rosso di Iaia Coin e il collare di cristalli dell’immancabile Cecilia Matteucci, in un lungo sobrio abito bianco a fiori blu, la Prima delle due Prime - gioco di parole obbligatorio - con la quale ha aperto ieri la stagione lirica il teatro la Fenice, sarebbe parsa una normale serata d’opera. Sul palco il “Simon Boccanegra” diretto dall’ormai veneziano d’adozione maestro Myung-Whun Chung, nell’allestimento firmato dal regista Andrea De Rosa: a fine spettacolo, lunghi e calorosi applausi per tutto il cast, la direzione e l’orchestra, il coro.

Prima “prima”, perché questa sera andrà in scena la seconda opera verdiana inaugurale: “La traviata”, diretta dal direttore d’orchestra della Fenice Diego Matheuz e proposta nell'allestimento in abiti contemporanei del regista canadese Robert Carsen.

L’elenco delle presenze, all’inaugurazione della Fenice è atto dovuto: chi non t’aspetti di vedere - e invece c’è - è Adriano Panatta con moglie, inguainata in un abito nero di pizzo con tre vistosissime zip d’oro sul lato B dell’abito. Impeccabile la cantante Raina Kabaivanska, dalla Germania gli 80 soci dell’affezionatissimo circolo del “ Freundeskrei des teatro la Fenice”, gli ambasciatori di Croazia, Slovenia, Armenia, il governatore della Carinzia Kaiser, tutti i veneziani e i veneti di cultura e “di potere” che ci si aspetta di incontrare ad una prima, “autorità civili e militari” come di consuetudine, Paolo Costa e il suo Porto, Enrico Marchi e il suo aeroporto, la nuova sponsor del teatro Elisabetta Armellin di V°73, Roberto Zuccato presidente Confindustria Veneto, Fabio Cerchiai presidente Autostrade per l’Italia, un po’ di politica con l’aspirante candidato sindaco (alle primarie) senatore Felice Casson, Laura Fincato con Giuliano Segre, naturalmente Barbara Valmarana presidente degli Amici della Fenice, Jerome Zieseniss Presidente Circolo La Fenice, l’industriale Gianni Zonin, l’intera famiglia Coin e l’inossidabile senatore e ex sindaco Mario Rigo, annunciato il presidente della Biennale Paolo Baratta

Dopo gli applausi, tutti a cena nelle sale Apollinee dove sono stati allestiti tavoli candidi nei piatti e nei fiori, con menù light di gamberi imperiali in pasta Kataif, risotto al radicchio rosso, vitello al dragoncello, millefoglie croccanti.

Questa sera - alle 17 si ricomincia: atteso il compositore Mogol, come ospite d’onore.

«Vogliamo che la città sia orgogliosa del suo teatro: riapriamo la stagione, augurandoci di avere gli stessi risultati della precedente», commenta il sovrintendente, Cristiano Chiarot, «partiamo con due opere che Verdi aveva scritto per il nostro teatro e ripartiamo grazie al contributo di tutti i dipendenti, di grandi direttori, giovani artisti e registi». Quindici spettacoli in cartellone per la lirica e due balletti, per un totale di 129 serate. «Ma la Fenice sarà aperta quasi ogni giorno: l’obiettivo economico è sempre il bilancio in pareggio, ma soprattutto rafforzare il futuro della Fenice, che è già oggi uno dei teatri più vivi e produttivi d’Italia. Vogliamo offrire alla città e al pubblico internazionale una risposta culturale e produttiva della quale essere orgogliosi»

Roberta De Rossi

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