Scontro frontale sulla tangenziale di Portogruaro: morto un sessantenne

L’incidente è avvenuto lungo la curva per Portovecchio, in direzione Cordovado.  Una delle due persone coinvolte non ce l’ha fatta: la vittima è un sessantenne di Pramaggiore

Rosario Padovano
Il luogo dell'incidente mortale a Portogruaro
Il luogo dell'incidente mortale a Portogruaro

Scontro frontale oggi, sabato 17 maggio, alle 17.45 tra una Peugeot 206 e una Fiat Ulysse allo svincolo di via Udine sulla Variante alla statale 15, la nuova tangenziale di Portogruaro in località Portovecchio.

La dinamica è al vaglio dei carabinieri del Nucleo Radiomobile della compagnia di Portogruaro.

L’impatto, stando ai primi accertamenti, sarebbe avvenuto frontalmente. Il bilancio dell’incidente è pesantissimo: un morto e un ferito.

La vittima è un sessantenne, Fabio Di Leva, originario di Sorrento e residente ad Annone Veneto. La tangenziale è stata chiusa, per cui tutto il traffico è stato deviato sia per il centro di Portogruaro, lungo la Triestina, che per via Solferino, in località sempre di Portovecchio. La tangenziale, soprattutto per chi non è abituato a percorrerla, presenta dei punti che possono essere pericolosi.

Le corsie di immissione sono molto strette e non hanno uno spazio sufficiente come in autostrada.

Se si sbaglia si rischia l’incidente.

Dopo l’impatto frontale, è emersa l’ipotesi che uno dei due veicoli sia finito in testacoda dopo aver colpito il guardrail, all’altezza del cavalcavia del Lemene, così denominato perché si trova sopra al fiume Portogruarese. Tra i primi soccorritori a intervenire c’è stato un vigile del fuoco fuori servizio.

Un capoturno in servizio al distaccamento di San Donà di Piave che, in una giornata per lui non lavorativa, stava procedendo in direzione di Bibione.

Il pompiere è sceso dalla macchina e ha prestato i primi soccorsi al malcapitato della Peugeot, andata distrutta nell’impatto. «Non c’è stato nulla da fare, era morto», ha riferito il pompiere ai carabinieri sopraggiunti per chiudere la strada e cominciare i rilievi del sinistro. Il compito del Suem 118 di Portogruaro a quel punto era di assistere l’altro ferito mentre tra gli occupanti della Ulysse risultavano almeno due illesi.

Poco distante è atterrato anche l’elicottero di Treviso Emergenze, il cui equipaggio ha valutato il caso del ferito giudicandolo però adatto all’ospedalizzazione nella sede di Portogruaro visto che le sue condizioni non erano così gravi.

I rilievi dei militari dell’Arma sono durati oltre un paio d’ore per valutare la complessità di tutta la situazione e cercare di ricostruire nei dettagli la dinamica. I carabinieri sono riusciti a rintracciare un fratello della vittima.

Fabio Di Leva viveva da solo, in compagnia del suo cane, cui era legatissimo.

La salma del sessantenne è stata trasferita alla cella mortuaria di via Friuli accanto all’ospedale di Portogruaro.

Qui resta a disposizione della magistratura di Pordenone, competente per il territorio di Portogruaro, che deve valutare gli aspetti legati alla dinamica e alla causa effettiva di morte. Il magistrato di turno, nelle prossime ore, dovrà decidere se eseguire o meno l’autopsia: una decisione che prenderà solo nel caso l’esame possa essere utile per chiarire la dinamica dell’incidente, prima di concedere il nulla osta per il funerale.

 

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